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Sea Watch, vicesindaco in missione a Malta: "A Napoli pronte 500 barche per i migranti"

"Siamo costretti a tenere le 32 persone in una stanza singola ammassate", denuncia la rappresentante in Italia di Sea Watch

Enrico Panini, vicesindaco del comune di Napoli, in attesa di incontrare il comandante della Sea Watch 3, per consegnargli in originale la lettera che de Magistris gli ha indirizzato e per affrontare alcune questioni concrete. "Gli diremo di oltre 500 imbarcazioni disponibili, di una signora che mette a disposizione 15 yacht e che in poche ore ha reclutato skipper da tutt’Italia (ma in numero di gran lunga superiore al bisogno), gli diremo di medici, case, avvocati, volontari. Gli diremo del cuore grande di un Sindaco e di una intera città. Gli diremo che ci auguriamo in una soluzione diplomatica a brevissimo e positiva ma che, se così non fosse, può volgere la prua verso in porto sicuro e aperto. E gli diremo tanto altro".

Rappresentanza italiana 

Giorgia Linardi, rappresentante in Italia di Sea Watch 3, interpellata a Malta da Panini ha così risposto: "Alta sofferenza, siamo costretti a tenere le 32 persone in una stanza singola ammassate. Condivisione di spazi senza privacy. A molti ricorda un carcere, peraltro già vissuto da loro in LIbia, dove hanno subito vessazioni. C'è effetto ritraumatizzante. Molti sono depressi, stanno perdendo le speranze. Ci è difficile spiegare loro che l'Europa non possa accogliere 32 migranti".

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