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Sanità in Campania, la rivoluzione di De Luca in 13 punti

Il governatore: "Dobbiamo evitare che tanti cittadini campani vadano al nord, determinando un passivo per la sanità campana di 300 milioni l'anno". Il capitolo 'trasparenza', e il futuro dell'Ospedale del Mare

Rivoluzione nella sanità campana: ad annunciarlo, il governatore della Campania Vincenzo De Luca.  In 13 punti, le principali azioni, molte delle quali realizzate nei suoi primi tre mesi di legislatura.

Guerra aperta alle scandalose liste d’attesa: "Non deve più accadere. I nostri pazienti, così, sono costretti ad andare a curarsi altrove". Tra le novità, una task force che vigilerà su tempi e tetti di spesa. Sarà istituito un nucleo ispettivo regionale, che avrà il compito di monitorare sia le strutture pubbliche che private convenzionate. Sarà inoltre modificata la 'cervellotica legge', con cui si selezionano i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere.

L'IMPEGNO DI DE LUCA - Trasparenza assoluta: questa la volontà del governatore. "Cominciamo a ragionare pubblicamente sugli obiettivi programmatici che vogliamo darci in maniera tale che ognuno possa controllare, verificare, fare campagna di opinione, suggerire correzzioni, ma, soprattutto, raggiungere l'obiettivo di una mobilitazione straordinaria di tutte le componenti mediche e paramediche che sono impegnate nella sanità ella Campania. Vorremmo poter contare su un clima di entusiasmo, di partecipazione, di impegno diretto, di consapevolezza dell'importanza e del valore delle responsabilita' che gravano su tanti dirigenti, su tanti medici, per fare davvero della Campania una regione all'avanguardia in Italia".

L'OSPEDALE DEL MARE - "Con i lavori siamo quasi pronti, ma c'è una questione drammatica che riguarda il personale. Ovviamente non possiamo immaginare di gestire un ospedale nuovo, che deve essere un riferimento comprensoriale per la città metropolitana e non solo di Napoli, prendendo il personale dai quattro o cinque ospedali che giàci sono e portarlo là. Stiamo ragionando con il Ministero della Salute per avere una deroga sulle nuove assunzioni ma e' anche evidente che dobbiamo avere dei 'capiscuola', che gia' abbiamo a Napoli e in Campania e con la possibilita' di prenderne anche da fuori regione e portarli qui per avere davvero la possibilita' di bloccare il flusso di mobilita' passiva da Napoli e dalla Regione verso altre regioni d'Italia".

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