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Comunali Napoli 2021, Salvini: "Il centrodestra non si lasci sfuggire Maresca"

Il leader della Lega sulla corsa a Palazzo San Giacomo: "Spero che non saremo divisi. Prima viene Napoli, poi i simboli perché la città non merita di essere colonia del Pd e della sinistra”

"Conoscevo Maresca da magistrato anticamorra, parla con il suo lavoro e non con gli show. Abbiamo parlato di città, di Bagnoli, di Secondigliano, di giovani e lavoro: è una grande opportunità che parte dal basso. Il centrodestra non deve farsela sfuggire, sono 30 anni che la sinistra prende i voti dei napoletani e non combina nulla. Spero che non saremo divisi. Prima viene Napoli, poi i simboli perché la città non merita di essere colonia del Pd e della sinistra”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di una lunga intervista rilasciata alla trasmissione "Barba&Capelli", in onda su Radio Crc, ha parlato delle elezioni Comunali a Napoli e del sostegno alla candidatura a sindaco di Catello Maresca.

Maresca è di Napoli e si candida a Napoli. De Magistris oggi da sindaco, pagato dai napoletani si occupa della campagna elettorale in Calabria. Uno che ha lasciato la città nelle condizioni che i cittadini vedono e toccano con mano: uno che fallisce a Napoli si propone come salvatore della Calabria? A de Magistris chiedo di occuparsi di Napoli”, ha aggiunto l'ex Ministro dell'Interno parlando dell'attuale primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris.

Salvini non ha risparmiato frecciate anche al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con il quale già nei giorni scorsi era entrato in rotta di collisione sulla questione mascherine: "Si torna alla normalità grazie agli italiani, ai napoletani e ai campani che per colpa di De Luca sono gli ultimi a non averla così come è stata concessa in altre città italiane. Una punizione inutile nei confronti di cittadini e imprenditori, De Luca la smetta con queste battaglie ideologiche e conceda libertà responsabile".

Il leader della Lega sarà in Campania nei prossimi giorni per raccogliere firme per l'iniziativa referendaria sulla riforma della giustizia: "Il Parlamento in 30 anni non è riuscito a fare una riforma. Ci sono 5 milioni di italiani in attesa di un processo e perché chi lavora nei tribunali se sbaglia deve pagare. Partirò dalla Campania venerdì a Sorrento e poi a Salerno per raccogliere le firme, abbiamo due mesi di tempo”. 

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