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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Interviste, Salvini: "La Campania non è terra di reddito di cittadinanza, ma di eccellenze e virtuosità"

Intervista esclusiva di NapoliToday al leader della Lega, che ha affrontato diversi temi in vista delle Regionali e del comizio in programma a Napoli l'11 settembre

Matteo Salvini sarà a Napoli l'11 settembre in vista delle Elezioni Regionali, dove la Lega sostiene Caldoro presidente. Oltre al comizio finale di piazza Matteotti delle ore 18.00 ha in programma anche una serie di tappe nel napoletano (in vista anche delle comunali) e nel salernitano per incontrare cittadini e aziende locali.

- Salvini, la Lega viene ancora vista con diffidenza da molti campani. Perché dovrebbero votarla? 
"Perché proponiamo il cambiamento e parliamo con i fatti. Con la Lega al governo nazionale era stato organizzato un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza organizzato a Castel Volturno. I decreti sicurezza hanno recepito molte richieste del territorio (penso alla norma spazza clan per assumere personale nei tribunali, alla stretta sugli abusivi, alla norma per la rottamazione dei motorini sequestrati). Cito anche il piano straordinario di assunzioni per donne e uomini delle forze dell’ordine e il potenziamento della questura del capoluogo. Per Napoli e Provincia avevamo previsto 1,4 milioni di fondi per la sicurezza, 6,7 milioni per la sicurezza urbana, circa mezzo milione per Spiagge sicure. Il Pd di De Luca vuole cancellare i Decreti sicurezza: significa che vuole cancellare anche i fondi per Napoli e la Campania?"

-  Tre ricette per rilanciare la Campania dal punto di vista economico e/o sociale.
"La Campania non è terra di reddito di cittadinanza ma di eccellenze e virtuosità. Dall’agroalimentare, al turismo, al tessile, all’aerospazio.  Gli imprenditori che ho incontrato nelle mie precedenti visite e negli incontri che farò l’11 settembre non mi chiedono né bonus né elemosine di stato ma semplificazioni, infrastrutture e meno tasse. La ricetta della Lega? De Luca e il Governo hanno abbandonato e dimenticato tutto il mondo economico produttivo. Le ecoballe sono ancora dove le hanno lasciate e le promesse di De Luca e della sinistra sono rimaste sulla carta. Gli scandali e gli sprechi nella sanità rimangono una piaga per l’incapacità di De Luca. 
Se 50 mila Campani ogni anno vanno in altre regioni a curarsi la responsabilità è di De Luca che ha coltivato clientele e non la professionalità dei medici campani. Gli scandali degli ospedali Covid (De Luca mi ha impedito di visitare quello di Salerno) sono la punta dell’iceberg. La Campania è ultima per tamponi e prima per contagi e per risorse sprecate". 

- Sono continui e accesi i botta e risposta con De Luca.  C'è qualcosa in particolare che gli imputa nella gestione dell'emergenza Covid o in generale negli anni della sua presidenza in Campania?
"Ricordo i tre ospedali Covid inaugurati, ma mai entrati in funzione, con appalti sotto la lente della magistratura. E poi la pessima gestione del caso Mondragone, gli assurdi divieti come il no a chi offriva pizze d’asporto, il fallimento nello smaltimento delle ecoballe, i troppi sprechi, il ritardo infrastrutturale, l’irrisolto problema dei rifiuti. Ogni anno migliaia di campani lasciano la regione per farsi curare altrove. De Luca dovrebbe avere per tutti i campani la stessa attenzione amorevole mostrata per i suoi numerosi autisti. Invece divide i campani in cittadini di serie A e di serie B".

 - La Campania ha deciso di rimandare la partenza dell'anno scolastico al 24 settembre. E' d'accordo con questa decisione e secondo lei come è stata gestita dal Governo e dal ministro Azzolina la ripresa?
"La scuola deve aprire il prima possibile, ma la gestione del governo è semplicemente fallimentare. Mancano i banchi e ci sono ombre sugli acquisti. Mancano certezze agli insegnanti e alle famiglie. Non c’è stato il coinvolgimento delle scuole private paritarie per reperire altri spazi. Un vero disastro. De Luca rimanda il problema a dopo le elezioni perché è più interessato al consenso che al futuro di studenti, famiglie e professori". 

 - Questione campo rom di Giugliano.  Due giorni fa l'ultimo rogo. Quali sono le soluzioni per mettere in sicurezza l'area?
"Sgombero e legalità. Al Viminale, con la Lega al governo, avevamo iniziato un monitoraggio dei campi rom per smantellarli tutti. Ora al governo c’è il Pd di De Luca e tutto è fermo e in peggioramento. È assurdo pensare che il 3 ottobre io sarò in tribunale a Catania, rischiando fino a 15 anni di carcere, perché ho difeso il mio Paese e i suoi confini, mentre si tollerano realtà come i campi rom dove i bimbi sono troppo spesso costretti a vivere in condizioni inaccettabili". 

-Tra gli appuntamenti in programma l'11 settembre c'è un sopralluogo nel sito di stoccaggio ecoballe "Masseria del Re”...
"Ennesimo fallimento di De Luca, la Campania merita di più e di meglio e non vediamo l’ora di mettere a disposizione dei cittadini le idee e le proposte della Lega. Abbiamo fatto richiesta scritta di accesso al sito ma sino ad oggi la Regione tace. Hanno qualcosa da nascondere?"

-Mariam Scandroglio, candidata della Lega, ha subito insulti razzisti e sessisti. Cosa si sente dire a lei e a chi l'ha offesa?
"Sono orgoglioso di avere in squadra persone perbene come Mariam: per chi la insulta provo pena e pietà, ma quello che mi ha indignato di più è la mancanza di solidarietà da certi ambienti che sono sempre pronti a scandalizzarsi. Evidentemente per qualche benpensante di sinistra essere della Lega giustifica gli insulti più beceri. Ipocriti! Sarò con Mariam sul palco di Napoli, venerdì sera: attendiamo migliaia di persone in piazza".

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