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Chiusura confini Campania, intervista a Salvini: "De Luca non si preoccupi. La ripartenza sarà in sicurezza"

"Addà passa 'a nuttata...", in queste settimane ho ripensato spesso all'ultima battuta di Napoli Milionaria, per cercare di immaginare cosa succederà dopo. Io credo che l'Italia ne uscirà più forte e unita di prima", spiega a NapoliToday l'ex ministro dell'Interno

L'emergenza Coronavirus, che attanaglia l'Italia intera, sta generando frizioni in realtà storicamente mai completamente sopite tra Nord e Sud. Dallo scontro Ascierto-Galli ai tweet contestabili di Vittorio Feltri, i social diventano un'arena in cui le fazioni opposte si scontrano di continuo sulle tematiche più disparate.

L'annuncio dei giorni scorsi di Vincenzo De Luca di essere pronto a chiudere i confini campani nel caso di riaperture troppo affrettate delle regioni del nord ha provocato la reazione piccata dei Governatori del Nord-Est. NapoliToday ha intervistato su tale tematica e sulla crisi economica generata dall'epidemia da Covid-19 il leader della Lega ed ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

- Salvini, come giudica la posizione di De Luca sulla possibile chiusura dei confini della Campania anche nella fase 2, nel caso di aperture troppo frettolose delle regioni del nord in cui l'epidemia potrebbe essere ancora estesa?
"Dico al Presidente De Luca di non preoccuparsi perchè la ripartenza si farà, ma in assoluta sicurezza, a Milano come a Napoli, a Torino come a Bari. Soprattutto in vista della stagione turistica, personalmente spero di tornare presto a Sorrento o a Positano, luoghi stupendi, così come a San Giuseppe Vesuviano dove il Sindaco Vincenzo Catapano, da poco guarito dal Covid, si sta facendo in quattro per dare un aiuto concreto ai suoi cittadini".

- Cosa pensa delle posizioni maggiormente restrittive della Campania? Mi riferisco in particolare alla chiusura al delivery osteggiata da pizzaioli e ristoratori
"Prima di criticare gli altri, De Luca spieghi assurdità come il divieto per la consegna a domicilio o la ancora più grave chiusura di alcuni presidi ospedalieri...Nelle graduatorie nazionali la Regione Campania è ultima per tamponi effettuati in rapporto alla popolazione, ultima per posti Covid, ultima per la programmazione del dopo emergenza...I campani meritano una gestione più seria di questa crisi". 

- Cosa dovrebbe fare il governo per ridurre i disagi economici degli italiani, che ancora non ha fatto? 
"Con un minimo di lungimiranza questa potrebbe essere l'occasione migliore per far partire i cantieri delle infrastrutture che il Sud aspetta da troppo tempo e senza le quali non potrà mai diventare l'autostrada del Mediterraneo. Fortunatamente il contagio sta rallentando da settimane, quindi ripartire si deve e lavorare si può, in sicurezza con tutti i dispositivi necessari, ma occorre non perdere altro tempo". 

- Come uscirà secondo lei l'Italia dopo l'emergenza, più unita o più divisa o semplicemente più federalista?
"Addà passa 'a nuttata...", in queste settimane ho ripensato spesso all'ultima battuta di Napoli Milionaria, la commedia di Eduardo De Filippo, per cercare di immaginare cosa succederà dopo. Io credo che l'Italia ne uscirà più forte e unita di prima, ne sono certo. La straordinaria autodisciplina, lo spirito di sacrificio e la solidarietà che in questi giorni stiamo tutti sperimentando in prima persona,  così forte e trasversale tra cittadini di destra e sinistra, del Nord e del Sud, ci ha fatto scoprire di appartenere a un Paese tenace e coeso. Un Paese che saprà rialzarsi".

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