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Salvini: "Se il Coronavirus arriva in forza in Campania, c'è da farsi il segno della croce"

Il leader della Lega si dice preoccupato per la situazione delle strutture sanitarie nelle regioni del Sud Italia

"Il Coronavirus non è un problema milanese, padovano o torinese. Se questo virus arriva in forza, e Dio non voglia, in Campania, in Calabria, in Puglia, in Sicilia, in Basilicata piuttosto che in Molise, dove le strutture sanitarie non hanno i numeri, non hanno la forza di quelle della Lombardia e del Veneto, c'è da farsi il segno della croce". Così il leader della Lega ed ex Ministro dell'Interno Matteo Salvini, in una lunga diretta video sui social, ha espresso il suo pensiero sugli ultimi provvedimenti del Governo, ribadendo la sua idea di inasprire ulteriormente le misure di chiusura sul territorio nazionale per prevenire il contagio da Coronavirus: "E' meglio chiudere tutto e tutti per quindici giorni, sacrificandosi, per poi ripartire più sani e più forti tra 20 giorni". 

"Non ci si può solo affidare alla Vergine Maria che guardi giù questo povero, piccolo, grande Paese. Ci si affida sì alla protezione della Vergine Maria, all'eroismo dei medici, ma la politica è chiamata a fare la politica con la 'p' maiuscola", ha aggiunto Salvini. 

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