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"Salva Napoli" nella finanziaria, arriva l'emendamento (da discutere): 1 miliardo di euro per Manfredi?

Dovrebbe essere presentato oggi: lo Stato si accollerebbe, in caso di approvazione, un quinto del debito di Palazzo San Giacomo

Non è una vera e propria norma "Salva Napoli", ma un emendamento alla legge finanziaria per le grandi città in condizioni debitorie quello presentato a firma della senatrice Pd Valeria Valente (dovrebbero unirsi anche Enzo Presutto del M5s e Vasco Errani di Leu). È titolato "Accollo del debito finanziario dei comuni capoluogo delle città metropolitane", e dovrebbe portare nelle casse di Palazzo San Giacomo un miliardo di euro, laddove il passivo è di 5 miliardi.

L'emendamento non è ancora stato discusso. Verrà presentato oggi e ne ha riportato notizia il Mattino. Pare utilizzi un meccanismo molto semplice: lo Stato italiano si accolla parte del debito – in questo caso del Comune di Napoli – attraverso obbligazioni, il tutto previo controllo della Corte dei Conti.

I comuni beneficiari hanno l’obbligo di "dare evidenza degli effetti dell’accollo da parte dello Stato, nella nota integrativa allegata al bilancio di previsione 2022-2024 e nella relazione sulla gestione allegata al rendiconto 2021". Con l’ok ai Comuni di differire al 30 aprile 2022 "il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2022-2024" mentre "fino a tale data è autorizzato l’esercizio provvisorio".

Servirà l'ok del Ministero dell'Economia, e proprio oggi il sindaco Gaetano Manfredi sarà a Roma per discuterne con la viceministra Castelli. Al momento non ci sono richieste da parte di Roma (riorganizzazione delle partecipate comunali, ad esempio), ma è probabile qualcosa venga fuori in corso di discussione dell'emendamento.

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