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Municipalità, alla decima 'consiglio fantasma': "Ecco cosa hanno trovato i cittadini in aula"

La denuncia del consigliere di opposizione Diego Civitillo. La riunione era stata convocata nella stanza del presidente

Si sarebbe dovuto discutere del bilancio preventivo della X Municipalità, ed alcuni cittadini sono entrati nell'aula di via Acate attendendo arrivassero i consiglieri municipali e il Presidente. O almeno, quelli – vista la modalità "mista", dal vivo e online, in vigore causa Covid – che non sarebbero intervenuti da casa.
Non hanno trovato nessuno, un'aula vuota, eppure una riunione da qualche parte stava avvenendo. Diego Civitillo, consigliere di opposizione, ha spiegato e denunciato quanto in realtà successo, definendolo "uno dei momenti più bui della storia democratica di questo territorio".

"Oggi si sarebbe dovuta tenere la riunione di consiglio con all'ordine del giorno il parere sul bilancio preventivo dell'ente – ha spiegato Civitillo – Ebbene, arrivato presso la sede municipale, vengo a conoscenza della volontà arbitraria del presidente della municipalità di realizzare il consiglio presso la sua stanza personale. Pur essendo presente un numero corposo di consiglieri in presenza, quasi la metà degli eletti, che avrebbe consentito di svolgere pienamente le attività presso la sala consiliare". Eppure difficoltà tecniche rendevano complesso il collegamento "virutale" nella sala principale.

"Morale della favola? - prosegue il consigliere – Mai prima d'ora un consiglio municipale era stato realizzato presso la stanza privata del presidente, senza che vi fosse una interdizione della sala consiliare Sandro Pertini come avvenuto durante il picco Covid, né una convocazione che motivasse la nuova location". "Il consiglio in questo trambusto è iniziato palesemente fuori tempo massimo, l'appello si è concluso alle 14.30, oltre mezz'ora dopo l'ora di tolleranza rendendo il consiglio non valido ai sensi del regolamento che prevede l'inizio dei lavori e la verifica del numero legale entro e non oltre l'ora successiva alla convocazione. Ma non è bastata neanche la palese violazione dell'art.37 del regolamento per sospendere questa farsa e riconvocare il consiglio, che invece è andato avanti nel silenzio di tutti e con la complicità di troppi. Per quel che mi riguarda dopo aver "occupato" in solitaria la sala Pertini per la durata del mio intervento, durante il quale in "videoconferenza" ho chiesto l'annullamento della seduta, ho sospeso la connessione.
Invierò resoconto di quanto accaduto alla segreteria generale, richiedendo l'annullamento della seduta e dei relativi atti deliberati, nonché la verifica della correttezza dei comportamenti posti in essere, alla luce dell'erogazione di risorse pubbliche per l'espletamento delle attività istituzionali", è la conclusione di Civitillo.

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