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Rifiuti, i sindacati: confronto con le istituzioni o nuova emergenza

I sindacati di Cgil funzione pubblica, Cisl, Uil e Fiadel minacciano altri due giorni di sciopero da parte dei cinquemila operatori dell'Asìa se non ci sarà un tavolo di confronto con Comune, Provincia e Regione

pulitriceUn tavolo di confronto con i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione e con il prefetto di Napoli. E' quanto chiedono i sindacati di Cgil funzione pubblica, Cisl, Uil e Fiadel che minacciano altri due giorni di sciopero da parte dei cinquemila operatori dell'Asìa con il rischio di una nuova emergenza rifiuti per le strade di Napoli.

"L'Asia 2, la nuova società per la fornitura del servizio di spazzamento, dovrà essere inserita nel nuovo ciclo integrato dei rifiuti e ai lavoratori dovrà essere garantito lo stesso trattamento contrattuale", precisa Fabio Gigli, segretario regionale Uil trasporti, che sottolinea come la vertenza sullo sdoppiamento dell'Asìa, allo stato attuale, sia "un'operazione che lascia parecchi dubbi".

Oggi pomeriggio, fa sapere Angelo Finizio, segretario generale della Fit-Cisl Campania, ci sarà un incontro intersindacale con le altre organizzazioni di categoria in cui si discuteranno le azioni da mettere in campo nelle prossime ore. Lo sforzo comune è di "evitare una nuova paralisi del servizio di raccolta e, per quanto possibile, cercare di preservare i cittadini di Napoli", ma, avvertono i sindacati, "vogliamo garanzie da parte delle istituzioni".
Da quando è terminato lo sciopero degli operatori dell'Asia, il 15 giugno alle 22,30, gli uomini dell'azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti stanno tentando di liberare le strade del capoluogo partenopeo dai cumuli di immondizia disseminati a ogni angolo. "Moltissimi operatori stanno effettuando ore di straordinario superando i tetti previsti dal contratto nazionale - aggiunge Finizio - la maggior parte dei dipendenti dell'Asia, infatti, ha terminato sia le 12 ore di straordinario previste a settimana e sia le 200 ore annuali". Sulla stessa linea Fabio Gigli: "Il problema di queste ore è la scarsità di mezzi da parte della società e la disorganizzazione nella gestione dei quartieri da pulire".

Le richieste dei sindacati spaziano dalla predisposizione del piano industriale della società provinciale Sapna, che dovrebbe pagare all'Asia il servizio di spazzamento e raccolta differenziata, alla ferma opposizione per la decisione del Comune di creare l'azienda Asia 2 deputata allo spazzamento. Sullo sfondo le rivendicazioni dei singoli dipendenti che, ogni mese, percepiscono lo stipendio in ritardo.

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