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Referendum, Il Quorum c'è. A Napoli affluenza del 49,27%

Seggi aperti il 12 e 13 giugno 2011 per i 4 referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Il sindaco Luigi de Magistris ha votato nel seggio elettorale n.337 della Scuola Media Belvedere, nel quartiere Vomero

Seggi aperti il 12 e 13 giugno 2011 per i 4 referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.

Ecco su che cosa si vota e i colori delle schede. Ogni elettore al seggio non deve per forza votare per tutte le consultazioni ma può scegliere su quali referendum esprimersi e non ritirare le altre schede.
Referendum 1 - Scheda di colore rosso. Il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
Referendum 2 - Scheda di colore giallo. Il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore. -
Referendum -Scheda di colore grigio. Il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
Referendum numero 4 - Scheda di colore verde. Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

GUIDA AL REFERENDUM, COME SI VOTA


LUNEDI 13 GIUGNO 2011

ORE 18,00:
I dati definitivi dell'affluenza a Napoli. Record a Portici.

ORE 16,55: I quattro referendum abrogativi per i quali ieri e oggi si è votato sono validi. Raggiunto infatti per tutti i quesiti, il quorum richiesto ossia un numero di votanti pari al 50% più uno degli elettori. L'affluenza alle urne in Italia, intorno al 57%, ha reso ininfluente il numero dei votanti all'estero.

ORE 16,31: Il popolo, ancora una volta, ha dimostrato di essere molto più avanti della politica: la vittoria dei referendum è, infatti, conseguenza della scelta maturata nella coscienza e nella democrazia, mentre i partiti sono i grandi sconfitti". È quanto sottolinea il dirigente nazionale di Forza del Sud, Salvatore Ronghi, che aggiunge: "se la classe dirigente politica non comprende che c'é una grande voglia di cambiamento, tutto diventa più difficile sia nel governo del territorio locale, sia sul piano nazionale". "Né a destra né a sinistra si può e si deve cantare vittoria - sottolinea l'ex vice presidente del Consiglio regionale della Campania - se la politica non avvia una seria riflessione interna che porti al rinnovato rapporto con i cittadini e al rinnovamento della classe dirigente". Nel commentare i risultati della partecipazione al referendum, Ronghi evidenzia, inoltre, che "nel Sud e, particolarmente, in Campania, è stata registrata una partecipazione minore al voto rispetto alle città e alle regioni del centro nord; ciò evidenzia la scarsa motivazione alla partecipazione alle scelte democratiche da parte delle popolazioni del Mezzogiorno dovuta soprattutto alla crisi socio economica e alla mancanza di risposte politiche ed istituzionali alle problematiche del sud: il Paese non si rimette in moto - e non si rimette in moto la democrazia - se il Sud continuerà ad essere penalizzato dal mancato sviluppo".

ORE 15,55: "Passata l'ondata di populismo e demagogia ora serve una forte e chiara azione di governo. Sui servizi pubblici locali è urgente legiferare per evitare i richiami e le successive e costosissime infrazioni da parte della Commissione europea per la mancata liberalizzazione dei servizi stessi. La sentenza con cui la Cassazione ha ammesso i referendum rimane, sotto questo aspetto, inspiegabile». Lo afferma il vice presidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli. «Quanto all'energia, il risultato del referendum crea un buco di cinque anni nella politica di governo. La speranza è che da qui ad allora possano affermarsi fonti alternative capaci di soddisfare i fabbisogni energetici. Diversamente, fra cinque anni si riproporrà lo stesso problema rimosso con la vittoria dei SÌ. Il mio auspicio è che le opposizioni, passata la sbornia populista dei referendum, sappiano ora trovare risposte adeguate. Come rendere efficienti e meno costosi i servizi locali e come approvvigionarci di energia a buon mercato sono problemi che riguardano tutti, e non maggioranza e opposizione".

ORE 15,54: Il raggiungimento del quorum ci soddisfa e da conferma che avevamo visto giusto nell'invitare al voto per esprimere due si a favore dell'acqua pubblica contro la privatizzazione". E' quanto sottolinea, in una nota, il presidente del Consiglio provinciale di Napoli, Luigi Rispoli appresa la notizia, ancora non ufficiale, del raggiungimento del quorum che rende validi i referendum sull' acqua. "Gli italiani hanno votato per affermare il principio che l'acqua non è una merce ma un bene comune - prosegue Rispoli - e, in quanto tale, deve essere messo al riparo da qualunque speculazione economica, il sistema privatizzato, infatti, non crea in automatico efficienze né diminuisce gli sprechi ma, al contrario, spesso determina aumenti dei costi e riduzione degli investimenti in una mera logica del profitto con pesanti ricadute sulle bollette pagate dai cittadini". "Il risultato del referendum e la grande partecipazione al voto con il quale i cittadini hanno chiesto il mantenimento dell'acqua come bene pubblico, ci impongono - ha continuato il presidente del Consiglio provinciale - di rilanciare una politica di investimenti nel settore puntando in primo luogo a risanare una rete idrica obsoleta". "Mi auguro che nessuno pensi di assegnare ai referendum - conclude Rispoli - un significato politico sul governo, questo danneggerebbe solo l'istituto referendario e non aiuterebbe a comprendere la reale volontà popolare che si è espressa in gran parte attraverso la partecipazione al voto dell'elettorato di centro-destra".

ORE 13,15: A partire dalle 15,30 i Verdi campani con diversi supporter dei referendum si riuniranno al Gambrinus per aspettare i dati ed eventualmente festeggiare.

ORE 12,00: A Napoli l'affluenza più bassa d'Italia. Alle 22 di ieri ha votato per i quattro quesiti solo il 33,2 per cento degli aventi diritto rispetto al 41%, media nazionale. Il dato complessivo della provincia di Napoli è leggermente superiore, pari al 34,7. In Campania la percentuale più alta riguarda l'Irpinia (37,8%).

ORE 10,10: Ancora problemi al Centro elaborazione dati del Comune di Napoli e, di conseguenza, rallentamenti nelle procedure di rilascio degli attestati di voto. Nonostante i tecnici abbiano lavorato tutta la notte, non si è riusciti a ripristinare il corretto funzionamento del server. La situazione, dunque, anche stamattina, proseguirà come ieri: presso ogni Municipalità è stata garantita la presenza di almeno due terminali abilitati rispettivamente al rilascio delle carte d'identità e a quello degli attestati per il voto. Secondo quanto assicura il Comune di Napoli, tali problemi tecnici non creeranno problemi alle procedure di spoglio.

ORE 7,00: Seggi aperti, si potrà votare fino alle 15.


DOMENICA 12 GIUGNO 2011

ORE 22,03: "Continueremo a pubblicizzare i referendum e il diritto al voto senza nessun timore anche lunedì". Così il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli replica al senatore Pdl Malan. "Le minacce del senatore Malan non ci scalfiscono neanche. Tutti sanno - spiegano i Verdi - che si può promuovere la partecipazione al voto senza specificare la propria tendenza anche ad urne aperte. È quello che abbiamo fatto anche in risposta ai vergognosi inviti, secondo noi, di sabato scorso e degli ultimi giorni su Tg1 e Rete 4 ad andare al mare". "Se al Pdl - si conclude la nota - fa paura un megafono e dell'acqua pubblica e fresca distribuita sulle spiagge napoletane rispetto alla campagna di disinformazione che hanno fatto alcuni mezzi di comunicazione vicini al premier vuol dire che sono alla frutta. Un megafono oramai è più credibile del Tg1".

ORE 22,00: Ultimi dati dell'affluenza per il primo giorno: ha votato il 34,48% degli aventi diritto a Napoli.

ORE 20,00: Secondo le percentuali sui votanti per i capoluoghi di Regione, Bolzano e Firenze si confermano al primo posto avendo superato il 40% dei votanti, seguite da Genova e Venezia. Il Sud fa registrare l'affluenza più bassa, con Napoli ultima col 24%.

ORE 19,00: Nel Comune di Napoli, alle ore 19, ha votato il 24,02% degli aventi diritto.

ORE 16,10: Tecnici a lavoro per cercare di eliminare i problemi che si sono registrati da questa mattina al Centro elaborazione dati del Comune di Napoli. Secondo l'amministrazione comunale, i tecnici sono riusciti a garantire in ogni Municipalità la presenza di almeno due terminali abilitati al rilascio delle carte d'identità e al rilascio degli attestati per il voto. È possibile un rallentamento nel rilascio dei documenti ma il servizio, viene assicurato, è garantito ai cittadini.

ORE 16,00: "I problemi dei duplicati dei certificati elettorali non si sono verificati solo a Napoli ma anche a Castellammare". Questa la denuncia dei Verdi Campania. "Con megafoni, cartelli e volantini ci siamo recati sulle spiagge libere napoletane - racconta il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli rappresentante di lista per i quesiti referendari - per invitare i cittadini ad andare a votare".

ORE 15,40: I Verdi rendono nota la storia di una coppia di sposini che ha rinviato di un giorno il viaggio di nozze pur di votare o quella di un malato terminale che ha voluto votare a tutti i costi come atto d'amore verso l'umanità e "per lasciare un mondo migliore alle future generazioni".

ORE 12,00: Primi dati sull'affluenza a Napoli: ha votato il 10,45% degli aventi diritto.

ORE 10,00: Il neo eletto sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha votato alle ore 10 circa nel seggio elettorale n.337 della Scuola Media Belvedere, nel quartiere Vomero, per la consultazione referendaria.

 

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