Tagli alle Province: salva Napoli, accorpamento per Benevento
Varata la circolare con i criteri per il riordino. In Campania resterebbero anche Caserta, Salerno e Avellino. In totale le Province abolite dal governo Monti dovrebbero essere 64 su un totale di 107
Il governo Monti, nel corso del Consiglio dei Ministri, ha varato la circolare con i criteri per procedere alla riduzione delle Province.
Su 107 Province totali nel nostro Paese, sarebbero ben 64 quelle da accorpare, di cui 50 in Regioni a Statuto ordinario e 14 in Regioni a statuto speciale. Salve, quindi, le restanti 43 di cui 10 metropolitane, 26 in Regioni a Statuto ordinario e 7 in Regioni a statuto speciale.
I Tagli riguarderebbero anche la Campania, in cui l'accorpamento toccherebbe solo alla Provincia di Benevento, mentre rimarrebbero escluse dal provvedimento Napoli, Caserta, Salerno e Avellino. Salve, quindi, 4 province su 5.
Per quanto riguarda le altre regioni:
in Piemonte, su 8 Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.
In Lombardia rimarrebbero Milano Brescia, Bergamo, Pavia mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.
Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.
In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia; salve Genova e La Spezia.
In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.
In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze (via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno).
In Umbria rimane solo Perugia, 'salta' Terni.
Nelle Marche sarebbero 'salve' Ancona Pesaro e Urbino, mentre non hanno i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo.
In Abruzzo non subirebbero accorpamenti L'Aquila e Chieti.
In Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso.
In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera.
In Puglia su 6 Province se ne salvano solo 3: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.
In Calabria, su 5 Province, si salavano Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia.
A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali:
In Sicilia su 9 ne rimarranno in vita solo 4: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterà su Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In Sardegna una debacle: rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Verranno 'eliminate' le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.
Infine in Friuli, su 4 Province iniziali, due rimangono in vita, Trieste e Udine, due vengono tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia. (ANSA)