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Manfredi presenta il suo programma e parla già da sindaco: "Città policentrica, guarderemo all'Europa"

Concretezza, inclusione, integrazione delle diverse realtà e impegno collettivo: queste le parole d'ordine della conferenza stampa che il candidato sindaco di centrosinistra e M5s ha tenuto stamattina in piazza Trieste e Trento e in diretta streaming

"Quando i napoletani si sentono coinvolti in un grande progetto, danno prove straordinarie". Gaetano Manfredi ha stamattina presentato il suo programma elettorale per le prossime amministrative, in una conferenza stampa tenutasi al circolo artistico politecnico in piazza Trieste e Trento ed in diretta streaming sulla sua pagina Facebook. Concretezza, inclusione, integrazione delle diverse realtà e impegno collettivo, le parole d'ordine di una conferenza stampa in cui l'ex direttore della Federico II ha dato a molti l'impressione di parlare già da sindaco, più che come candidato.

"Abbiamo grandi potenzialità in città - ha spiegato il candidato sindaco di centrosinistra e Movimento 5 Stelle - potenzialità che meritano una grande amministrazione. Vogliamo una Napoli al centro delle istituzioni, che si rapporti con la Regione, col Governo, con l'Europa. Insieme alle altre grandi città d'Italia possiamo essere protagonisti di una nuova grande stagione, vicina ai cittadini e con più opportunità per tutti".

"Mi preoccupa che ci adattiamo a tutto - ha anche aggiunto Manfredi - Mi pare che molti cittadini credano che l'attuale situazione non sia più modificabile. Io penso che dobbiamo invece parlare di riscatto, dare l'esempio ai cittadini, far capire che è così che si vive meglio e c'è più benessere per tutti. La stagione della propaganda è finita, ora serve concreto impegno di tutti".

La nuova idea della città e i primi 100 giorni

Manfredi ha sottolineato innanzitutto quali sono i prerequisiti per attuare il suo programma. "Serve una città che funzioni meglio. Nei primi 100 giorni bisogna far ripartire il Comune. Oggi Palazzo San Giacomo è vuoto, c'è solo il palazzo. La città va amministrata, va subito fatta una prima riorganizzazione della macchina comunale e il giorno dopo accendere il motore. Spendere i soldi che già abbiamo e poi trovare i soldi di cui abbiamo bisogno. Servono i servizi. Venire a Napoli, sulla qualità dei servizi, non dovrebbe essere diverso che andare a Milano o a Parigi.
Servizi di maggiore qualità: trasporti funzionati, decoro urbano, verde curato, più ordine e sicurezza. Serve riformare anche il decentramento amministrativo, dando più potere alla Municipalità per una maggiore efficienza".
L'idea è di una Napoli policentrica. "Dobbiamo immaginare una trasformazione urbanistica della città. Si parla tanto delle città 'a 15 minuti'. Io ho pensato ad una soluzione diversa. Una città policentrica, una città fatta di tanti centri. Con servizi di qualità in ogni quartiere e dare a ogni luogo delle vocazioni. A Ovest la vocazione più turistica, a Capodimonte l'Arte, a Est l'innovazione postindustriale".

Trasporti green e sviluppo portuale

A Manfredi è stato chiesto dei trasporti e dello sviluppo dell'area portuale. "Quella del trasporto pubblico è una questione che dobbiamo affrontare in modo integrato con l'area metropolitana, le pressioni vengono anche dall'esterno delle mure cittadine. Nell'immediato dobbiamo completare l'anello della Linea 1 e far partire la Linea 6, quindi fare reclutamento subito nell'Anm di personale viaggiante, di macchinisti. Poi c'è la sfida della transizione elettrica del trasporto pubblico. Abbiamo la possibilità di avere un investimento importante col Pnrr a livello centrale per rinnovare il parco autobus e renderli elettrici".
"Il Porto - ha poi proseguito il candidato sindaco - ha un impatto grande sulla città, è una risorsa ma ha bisogno di una visione. Combina la funzione commerciale, quella turistico-crocieristica e quella cantieristica. Quando parliamo di sviluppo, non possiamo non parlare della questione retroporto, che va risolta dopo 20 anni di discussioni. Elettrificare il Porto vuol dire ridurre enormemente l'inquinamento nel centro cittadino. C'è anche il tema di Molo San Vincenzo, risorsa non sfruttata rispetto alla quale possiamo fare investimenti significativi. Se i maxi yacht arrivano a Napoli anziché a Capri, immaginate che pubblicità possano portare oltre all'indotto".

L'importanza dell'educazione e una nuova via per il turismo

"La sfida è per una città più inclusiva - ha spiegato ancora Manfredi - Da dove partiamo? Dall'educazione. Investimenti sulle scuole, sul patto educativo, che veda associazioni, sport, musica, teatro, insomma l'incrocio di un'offerta di tipo formale con quella più giovane e informale. Si può partire dalle piccole cose: manutenere le scuole, renderle più belle. Manutenere il verde intorno alle scuole così da evitare chiusure, guardare a offerte educative che possano coprire l'intera giornata usando anche le associazioni oltre che il personale scolastico. Pubblico e terzo settore devono contribuire. Dobbiamo usare la leva dell'educazione come strumento per ricostruire la cittadinanza. Napoli è una città di cultura, di una cultura millenaria. Un luogo postmoderno dove la cultura popolare si fonde con quella alta. Deve diventare una fabbrica di creatività, dove la cultura diventa anche fattore economici. Abbiamo l'eccellenza dell'audiovisivo, della musica, bisogna valorizzare la qualità".

Strettamente collegato è il tema del Turismo. Per Manfredi deve essere "non mordi e fuggi e senza interazioni con la struttura commerciale della città. Dobbiamo raccogliere flussi turistici più qualificati. Ovviamente in una dimensione non solo cittadina ma metropolitana, un'offerta integrata. Napoli non può essere una stazione, smistare i turisti in giro per la regione. Serve un'offerta più ampia, con l'hinterland ma anche con altre città".

Il decoro urbano è parte integrante dei temi di educazione e turismo. "Da un lato dobbiamo migliorare i servizi minimi come spazzamento e svuotamento dei cestini - ha spiegato Manfredi - Dall'altro dobbiamo alzare la qualità del turismo, perché non possiamo immaginare il centro antico una friggitoria a cielo aperto. E ci vuole l'educazione civica per una città pulita, ma anche su questo lavoreremo, dando l'esempio".

La giunta e le Municipalità

Ad una domanda sulla squadra di governo cittadino, Manfredi ha risposto parlando di una "squadra di tecnici e politici". "Servono più competenze e più politica. Saranno persone di alto livello in grado di dare le risposte di cui la città ha bisogno. Donne? Ci sarà una loro presenza significativa. Abbiamo davanti una sfida molto grande, quella della costruzione". "Un assessorato alle periferie? Non sono d'accordo. Io guarderei ad esperienze europee, siamo una grande capitale, vediamo gli altri cosa stanno facendo, qual è il modello che può essere più vicino alle nostre necessità. Guardare le esperienze altrui e mettere in campo un nuovo e nostro modello di sviluppo, appunto però confrontandoci con gli altri e non pensando di essere autosufficienti".

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