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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Politica

Vincenzo Sbrizzi

Giornalista

Lo spettacolo della politica italiana che litiga anche con i morti ancora sotto al fango

Fine settimana di polemiche per il caso Salvini e il condono a Ischia, con Renzi e Calenda contro Conte mentre venivano estratti i corpi delle vittime a Casamicciola

Non potevano aspettare che almeno tutte le vittime della frana di Casamicciola, a Ischia, fossero restituite ai loro cari. I corpi erano ancora tutti nel fango quando la politica italiana ha dato sfoggio dell'arte della polemica. Uno scambio di accuse e risposte incrociate mentre i soccorritori tiravano fuori dal fango le salme di intere famiglie spezzate dalla frana. Tra loro, bambini, il più piccolo di soli 21 giorni. I lanci di agenzia degli ultimi due giorni che raccontavano dei ritrovamenti però erano intervallati da altri lanci non segnalati con la categoria “cronaca” ma con quella “politica” ma che dalla cronaca attingevano. Il fango di Ischia in questo fine settimana è stato terreno di scontro tra le forze politiche su due questioni: il numero dei morti dato prematuramente da Salvini e il caso condono edilizio. Il primo caso è scoppiato sabato mattina quando il leader della Lega ha dato notizia della presenza di otto morti. Una segnalazione ripresa dagli organi d'informazione ma che prefettura di Napoli e protezione civile si sono affrettati a smentire dopo poco con un secco “per i dati ufficiali bisogna fare riferimento esclusivamente alla prefettura di Napoli”. Uno scivolone che è stato subito oggetto di polemiche in rete in cui è cascato anche qualche politico.

L'attacco a Salvini sulla notizia degli otto morti

Con tono un po' più dimesso, visto che non si conoscevano ancora i contorni della tragedia, ma pur sempre accusatorio nei confronti dell'avversario politico. Nel pomeriggio, intorno alle 17, la senatrice Silvia Fregolent ha affidato a Twitter il primo attacco all'ex ministro dell'Interno: “Bene, siamo d'accordo. Ma forse il Paese sarebbe un po' meno fragile se il governo, di cui eri vicepremier, non avesse smantellato Italia sicura, l'unità di missione contro il dissesto idrogeologico". Si tratta di un teaser dell'attacco politico che Italia Viva e Azione sferreranno a partire dalla domenica mattina ma che comincia a dare il senso della contesa in atto. Dopo mezz'ora le agenzie battono l'attacco di Alessandro Zan del Pd che sempre su Twitter scrive contro Salvini proprio sulla questione degli otto morti. “Chi è il ministro dell'Interno? Salvini o Piantedosi? Questa corsa spregiudicata per arrivare primo nell'annunciare morti come fossero numeri è semplicemente scandalosa. Quanto accaduto a Ischia spezza il cuore, non ci può essere spazio per speculazioni. Il governo chiarisca”.

Passano pochi minuti e arriva un altro attacco, quello di Agostino Santillo, vicecapogruppo del Movimento cinque stelle a Montecitorio: “Mentre i soccorsi sono in corso e si sta cercando di salvare disperatamente vite umane, sono alquanto fuori luogo le avventate dichiarazioni del ministro Salvini sugli otto morti causati dalla frana a Casamicciola. Sono numeri non confermati finora né dalla prefettura né dal ministro degli Interni Piantendosi. Da chi riveste ruoli istituzionali ci aspetteremo, in questi dolorosi momenti per Ischia nonché per l'intero Paese, massima responsabilità e serietà. Non pensiamo sia il momento di lasciarsi andare ad ansie da dichiarazione”. Tutto sommato una polemica dimessa e meno forte rispetto a quella che si era scatenata tra gli utenti sui social che, però è bene ricordarlo, non hanno responsabilità politiche.

La domenica di polemiche mentre i morti vengono estratti dal fango

Il vero scontro arriva a partire da domenica mattina. L'aggravante è che dalle prime ore del mattino era già arrivata la notizia del ritrovamento della prima vittima della frana e poco più tardi anche della seconda, una bambina di meno di sei anni. Alle 11 e 29 il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi posta un messaggio su Twitter. Anche in questo caso il tono è dimesso e fa richiamo alla solidarietà alle famiglie e ai soccorritori. Ma contiene un'accusa precisa che darà il via alla contesa. “Il disastro di Ischia richiama anche le folli scelte del 2018 su condono e unità di missione. Ma oggi innanzitutto diamo la solidarietà alle famiglie, agli abitanti ed ai soccorritori. Un pensiero commosso a questa terra così bella e così devastata”. L'accusa è riferita al governo giallo-verde di cui Giuseppe Conte era presidente del Consiglio ma senza entrare nello specifico.

Poco dopo comincia a circolare, sempre su Twitter, un video montato che ripercorre le accuse mosse da Renzi in aula e in tv all'epoca, imputando a quell'esecutivo di aver varato un condono edilizio per Ischia. Lo posta anche la presidente al Senato del gruppo Azione-Italia Viva, Raffaella Paita, e Renzi lo ritwitta. Paita scrive chiaramente sul social: “Era il 2018: il governo Conte 1 decise di smantellare Italia sicura, l'unità di missione contro il dissesto idrogeologico. Varò un vergognoso condono edilizio a Ischia. Matteo Renzi li avvisò: di abusivismo si muore”.

La risposta di Conte su Rai 3

La dichiarazione bomba, che di fatto anche il leader di partito avalla, arriva all'orecchio di Giuseppe Conte che dopo pochi minuti va in diretta da Lucia Annunziata a “Mezz'ora in più” sulla Rai. Un'occasione per rispondere colpo su colpo alle accuse. “Ischia purtroppo è una tragedia in un territorio molto violentato dal dissesto idrogeologico. Quando mi sono insediato nel 2018 abbiamo trovato una unità di missione che impiegava 9 mesi per un progetto. Quindi chiamai il ministro Costa e chiesi - insieme al capo della Protezione civile, Borrelli - di elaborare un progetto chiamato 'Proteggi Italia', un piano per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati italiani. Per quel piano abbiamo stanziato 11,5 miliardi e abbiamo reso soggetti attuatori i presidenti delle Regioni. Di quei soldi non so dire esattamente ma è stata spesa una piccolissima parte ed è un problema che ci trasciniamo da tempo".

Poi la risposta chiara alle accuse di Renzi e dei vertici di Italia Viva veicolate giustamente dalla giornalista in studio. “L'apprezzo perché ha letto l'articolo 25 del decreto sul Ponte ma le dico che non era affatto un condono. È uno dei primi dossier che abbiamo assolto con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c'era senza derogare ai vincoli idrogeologici. Era una procedura di semplificazione”. Alle domande dell'Annunziata Conte ha poi continuato: “Credo, non vorrei sbagliarmi, che a Ischia non ci sia ancora un piano regolatore. A volte mancano le professionalità in alcuni Comuni. Poi sicuramente c'è una cultura del consumo del suolo che oggi dobbiamo rimuovere. A Ischia c'era un blocco totale: a Ischia c'erano richieste di condono precedenti al terremoto per circa 28mila abitazioni. C'erano richieste per i danni del terremoto per 1100 abitazioni, per cercare di accelerare quelle pratiche è stato introdotto l'articolo 25 che non è un condono ma ha definito la procedura alla luce della legislazione già vigente per esaminare quelle pratiche, dare una risposta”.

Lo scontro mentre si estraggono i corpi dal fango

Con le dichiarazioni di Conte appena battute il primo a uscire è il deputato di Azione, Osvaldo Napoli che però se l'è presa più con Salvini con Conte. "Il leader della Lega è il principe dei condoni edilizi e fiscali. Suo e di Giuseppe Conte è stato il condono edilizio, nel 2018, mirato proprio a sanare gli abusi edilizi a Ischia. Suo è il condono fiscale, malamente mimetizzato sotto la voce rottamazione delle cartelle. Salvini si conferma come il più autorevole predicatore dell'illegalità nell'edilizia e nei rapporti con il fisco. Chi ha sempre rispettato le leggi, costruito le case a norma e con le dovute autorizzazioni, e chi ha sempre pagato le tasse fino all'ultimo centesimo, sa di avere in Salvini un nemico pronto a favorire i furbi. La mancanza di ogni senso dello Stato fa di Salvini un politico screditato è inaffidabile”.

Un attacco a cui però seguono le vere e proprie bombe di giornata. Intorno alle 17, mentre venivano estratte altre tre vittime in rapida successione, tra cui il piccolo di 21 giorni, arriva la sferzata di Renzi a Conte. “Davanti al disastro di Ischia le dichiarazioni di Conte oggi su Rai3 sono farneticanti. Ha fatto un condono a Ischia, ha chiuso l'Unità di missione sul dissesto e non si vergogna? Eppure quattro anni fa glielo avevamo detto". Dopo pochi minuti gli fa subito da sponda su Twitter il sodale di coalizione Carlo Calenda. “Conte ha fatto un condono pericoloso a Ischia e cancellato l'unità di missione 'Casa Italia' per l'unica ragione che l'aveva istituita Matteo Renzi. Entrambi gravi errori. Ma cercare a posteriori di prendere in giro gli italiani con eloquio stile azzeccagarbugli è anche peggio”.

L'attacco di Bonelli 

Ancora un'altra decina di minuti e arriva un altro attacco di Angelo Bonelli di Europa Verde, questa volta però rivolto al governo Meloni e alle misure adottate nel consiglio dei Ministri straordinario della mattina. “Il Governo Meloni su Ischia aveva l'occasione di lanciare un segnale importante: sbloccare il piano di adattamento climatico, rimasto nel cassetto del ministro Pichetto Fratin, e di ribadire il mai più condoni edilizi approvando la legge sullo stop al consumo di suolo, che viaggia in Italia al ritmo di 2 mq/ secondo. Invece ancora una volta ai disastri si risponde, inadeguatamente, esclusivamente con i soldi e non con le regole. C'era da aspettarselo da una destra che in Campania ha fatto campagna elettorale promettendo un nuovo condono edilizio. Di fronte a un'Italia che ha un altissimo rischio idrogeologico e che è sottoposta sempre di più agli eventi metereologici estremi legati al cambiamento climatico, abbiamo un governo che fa la guerra al clima e che ritiene che la politica energetica del futuro debba essere dalle fonti fossili, trivellare i nostri mari e andare a prendere petrolio e gas nelle nostre terre. Stiamo guardando al passato, con queste politiche che sta rubando il futuro e provocano vittime e danni incalcolabili”.

Non sono ancora le 18 quando anche Alessia Morani del Pd affida a Twitter un attacco incrociato a Conte e Salvini. “Mi sono sgolata in aula contro il condono di Conte e Salvini di Ischia. Almeno oggi abbiano il buongusto di rimanere in silenzio”. Intanto le vittime accertate arrivano a sette e intorno alle 19 anche il senatore Carlo Cottarelli cinguetta contro Lega e Cinque stelle. “I fatti parlano. Quello fatto dal governo 5stelle-lega nel 2018 per Ischia fu l'ennesimo condono edilizio. Le carte parlano. Il testo della legge parla di condono. Non si può riscrivere la storia a piacere a seconda di come tira il vento. O siamo ancora al 'questo lo dice lei?”. Il fuoco incrociato prosegue con Francesco Bonifazi, sempre di Italia Viva-Azione, che scrive. “Conte è una bugia ambulante. Per lui mentire ormai è più semplice che respirare”. Sui social la polemica si infervora mentre le operazioni di estrazione dei sette corpi ritrovati vengono concluse in serata.

La risposta del Movimento cinque stelle 

Alle 10 arriva la risposta unitaria del Movimento cinque stelle alle polemiche di giornata arrivando a citare addirittura i governi Craxi e Berlusconi. “Sui drammatici fatti di Ischia si registra in queste ore uno sciacallaggio politico e mediatico con pochi precedenti. Sostenere - come fanno alcuni organi di stampa - che il Governo Conte I ha dato vita a un condono a Ischia solo perché l'articolo 25 del decreto del 2018 è intitolato "definizione delle procedure di condono" è strumentale e non fa onore al diritto a una corretta informazione dei cittadini. In quella normativa non è stato introdotto nessun nuovo condono ma è stato stabilito solo un percorso per accelerare la definizione delle pratiche avviate da anni e per consentire risposte certe su domande relative a condoni decisi da precedenti Esecutivi. Ristabiliamo i fatti. I condoni a Ischia sono stati approvati dai Governi Craxi e Berlusconi. Il Governo Conte nel 2018 si trovò di fronte l'emergenza dei terremotati e delle loro richieste di aiuto per la ricostruzione delle abitazioni.

Di fronte a questa situazione emergenziale il Governo Conte I stabilì una cosa molto semplice, ossia che sulle procedure di condono risalenti ad anni e decenni precedenti lo Stato doveva velocizzare le risposte: un sì o un no ai cittadini in 6 mesi, nel rispetto dei vincoli (paesaggistici, idrogeologici etc.) esistenti. L'abusivismo dilaga con l'inerzia dello Stato e quello che è stato fatto nel 2018 è stato dire a Comuni e amministrazioni competenti di velocizzare le procedure e le risposte, anche negando - in caso di violazione dei vincoli - pratiche di condono avviate con le decisioni di altri Governi”. Una lunga nota che mette fine all'altrettanto lunga giornata di polemiche. Nel fango ancora cinque persone di cui una viene ritrovata successivamente. Una lunga giornata di polemiche di cui i familiari delle vittime e tutto il popolo ischitano avrebbero fatto volentieri a meno.

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