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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anm, presentato il piano concordatario: "Oggi parte la fase 2.0 dell'azienda"

Illustrati a Palazzo San Giacomo i dettagli della documentazione da circa 1000 pagine presentata al Tribunale, che dovrà ora esprimersi sul piano di salvataggio dell'azienda cittadina di trasporto pubblico

C'è ottimismo al Comune di Napoli per il futuro di Anm, dopo la presentazione del piano concordatario dell'azienda di trasporto pubblico cittadino. Una documentazione di circa 1000 pagine inviata ieri al Tribunale, che dovrà ora esprimersi sul piano, i cui dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo.

Ad introdurre l'argomento è stato l'avvocato Francesco Marotta, di Ernst & Young, grande esperto di trasporto pubblico locale, avendo seguito anche vicende relative all'azienda romana Atac: "Il salvataggio di una grande azienda che gestisce trasporto pubblico locale è un processo sempre molto complesso. E' stato fatto un grande lavoro per un piano che lascia intravedere, oltre a problemi, anche delle opportunità e che sarà ora sottoposto alla valutazione del tribunale. Dietro questo piano di salvataggio c'è anche e soprattutto un programma aziendale per andare avanti fino al 31 dicembre 2019, quando scadrà la concessione per Anm. L'obiettivo è efficientare l'azienda, con un aumento dei ricavi e la riduzione dei costi, per puntare alla proroga triennale prevista dalla legge per gestire il trasporto con affidamento in house. Ma per far ciò è necessario l'apporto di tutti gli attori in campo. Il peso che grava sul Comune di Napoli per il trasporto pubblico locale è eccessivo. L'ente ha stanziato 54 milioni di euro l'anno, per i prossimi due anni, per salvare l'azienda. Lo sforzo del comune non è dovuto, ma viene fatto per offrire ai cittadini un servizio".

"Durante questo percorso di 12 mesi - afferma Amedeo Manzo, amministratore unico dal luglio 2017 di Napoli Holding, che detiene il 100% di Anm - mi sono reso conto delle grandi difficoltà di Anm, che perde decine di milioni di euro ogni anno. E' necessario rimettere in moto il processo di un'azienda che sembrava destinata ad una sentenza dichiarativa di fallimento. Si pensava fosse folle proporre un concordato in continuità, ma noi lo abbiamo fatto. E vedo questa decisione come una grandissima opportunità di rilancio e riassetto per l'azienda. Sono necessari sacrifici e per questo tutti devono dare il massimo per la propria impresa. Facendo questo sono convinto che potremo arrivare ad un rilancio concreto dell'azienda".

"Sono stati giorni frenetici, di grande lavoro - spiega Nicola Pascale, amministratore unico di Anm - . Abbiamo lavorato anche di notte e nel weekend. Si tratta di un percorso di ripartenza da avviare con grande determinazione, a partire dal management, per una fase 2.0 di Anm. E' necessario effettuare rimodulazioni anche sul personale, che incide per il 70% sui costi dell'azienda, sanando squilibri sulla numerosità. Si tratta di un tema da affrontare con determinazione. Bisogna incidere sui ricavi, intervenendo contro l'evasione su biglietti del trasporto pubblico e sosta, lavoro già avviato, che però bisogna intensificare. Sarà fondamentale poi ottimizzare la rete di trasporto su gomma con quella su ferro, riprogettandola ed utilizzando al meglio le risorse a disposizione. Speriamo, inoltre, di riuscire ad ampliare il nostro parco mezzi entro il 2018".

Soddisfazione per il piano è stata espressa dall'assessore ai trasporti Mario Calabrese, che ha voluto sottolineare però come al Comune di Napoli venga a mancare una parte importante di trasferimenti per i servizi minimi del trasporto pubblico locale: "Oggi è una giornata importante. Ci auguriamo possa partire una Anm 2.0, con un'azienda più snella ed efficiente, che fornisca un servizio di trasporto pubblico adeguato a livello della terza città d'Italia. Sarà importante cambiare passo, affinchè l'azienda possa camminare sulle proprie gambe. Il Comune fa uno sforzo enorme per finanziare i servizi minimi di trasporto pubblico. La cifra dei trasferimenti per il trasporto pubblico locale proveniente dalla Regione Campania è sufficiente a finanziare solo i servizi minimi su gomma. Ferro e funicolari è come se non fossero finanziate. Nessuno in questi anni di critiche ha mai letto un numero. Non ho mai sentito i sindacati lamentarsi sulla quaestione. E' ingeneroso pensare che sia solo colpa del Comune di Napoli o dell'azienda. Mancano all'appello 20 milioni all'anno che ci avrebbero consentito di stare in una situazione sicuramente migliore. Mi auguro che la Regione prima o poi recepisca questo grido d'aiuto".

"Siamo molto soddisfatti per il piano presentato al Tribunale. Due giorni prima di Pasqua siamo stati ad un cm dalla messa in liquidazione di Anm. Ora ci sono tutte le condizioni per dare tranquillità ai lavoratori e arrivare a fine anno al pareggio di bilancio. Si tratta di una sfida, però, impossibile senza la collaborazione dei lavoratori. Meglio di questo piano non potevamo fare, per questo faccio il mio appello a tutti. Se qualcuno per difendere il privilegio si sfila, poi... Non è più tollerabile quanto accaduto nei giorni scorsi. Ai lavoratori chiedo senso di responsabilità. Tutti uniti si raggiunge il risultato", le parole del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Quanto alla risposta del Tribunale sul piano, non ci sono tempi certi, come spiegato dall'assessore al Bilancio Enrico Panini: "Non esistono termini di legge per la risposta del Tribunale, che potrebbe anche chiedere integrazioni alla documentazione. E' ipotizzabile un lasso di tempo che vada tra i 4 e 6 mesi, ma non vi sono certezze in tal senso".

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