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Ospedale del Mare, percorso ad ostacoli. De Luca: "È una portineria"

Il Governatore: "Può darci la possibilità di recuperare la mobilità passiva, cioè le centinaia di milioni di euro che la Campania paga per i pazienti che vanno a curarsi altrove". Si pensa alle assunzioni

Difficoltà per l'ottimizzazione dell'Ospedale del Mare, che necessita di 1300 e 1600 operatori per essere attivo e di questi 700 sono da reclutare. A fronte della novità dell'introduzione anche nella Sanità italiana della legge 161 sui turni più leggeri, con il conseguente stato di crisi del sistema, messo in ginocchio dal blocco del turn-over riorganizzare il tutto non appare facile.

NORME EUROPEE - Le chiusure e gli accorpamenti di reparti e strutture sono imminenti ma il personale, che doveva essere inizialmente destinato all'Ospedale del Mare, serve invece a colmare le lacune nei reparti che si si trovano in ginocchio per la decisione di imporre le nuove regole che obbligano medici e infermieri a lavorare al massimo 48 ore a settimana e riposarne 11 tra un turno e l'altro. 

ASSUNZIONI - "Abbiamo bisogno di assumere colleghi giovani, motivati e capaci", spiega Pizzuti, dirigente dell'Asl, riguardo l'Ospedale del mare di Ponticelli.

DE LUCA - "Ho detto che Caldoro era venuto ad inaugurare la portineria, e infatti è confermato che aveva inaugurato la portineria. Ora dovremo inaugurare l'ospedale vero. L'Ospedale del Mare può darci la possibilità di recuperare la mobilità passiva, cioè le centinaia di milioni di euro che la Campania paga per i pazienti che vanno a curarsi altrove. Nessuno sarà più costretto ad andare fuori". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della visita a sorpresa al presidio ospedaliero di Ponticelli. 

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