Nuovo treno, de Magistris contro Manfredi: "Merito nostro, lui solo un 'Signore delle forbici'"
L'attacco via social del sindaco dopo l'inaugurazione di stamattina
"Ho il sospetto che a breve il prof. Manfredi diventerà un nostro sostenitore ed elettore". Comincia così il messaggio social con cui Luigi de Magistris attacca oggi il suo successore a Palazzo San Giacomo.
"L’uomo delle forbici dopo opere pubbliche, asili nido, università, oggi taglia il nastro del primo nuovo treno della metro Linea 1 - ha proseguito il capo di Unione Popolare - Tutte opere programmate, finanziate e realizzate nella nostra sindacatura. La nostra amministrazione lo ha messo in condizione di tagliare nastri e vivere così di “rendita politica”. Perché noi abbiamo lavorato per la città e i napoletani non per tornaconti personali".
De Magistris ieri aveva sostanzialmente sottolineato, a proposito dell'inaugurazione dell'Università a Scampia, le stesse cose. "Oggi si inaugura per il servizio viaggiatori il primo dei venti treni che abbiamo acquistato. Ci siamo conquistati, con fatica enorme, finanziamenti europei e nazionali, siamo andati in Spagna a controllare lo stato di andamento dei lavori, nel luglio del 2021 abbiamo partecipato al viaggio delle ultime corse prima dell’inaugurazione che doveva avvenire nell’agosto del 2021".
Poi l'ex sindaco sottolinea quello che per lui è un fatto anomalo, che è avvenuto un anno fa. "Tutto filava liscio, migliaia di chilometri di prova senza alcun intoppo su più treni. Guarda caso, qualche giorno prima dell’inaugurazione della stazione Duomo e della messa in esercizio del primo treno, accadde uno strano incidente in galleria che ci ha impedito di inaugurare i treni e metterli in circolazione. Un incidente del quale mai nulla abbiamo saputo, un episodio strano, anomalo, sospetto. Quante manine che ci impedivano di usare le forbici. Di tutto è accaduto e di tutto hanno fatto per ostacolare il duro ed onesto lavoro della nostra amministrazione. Oggi, però, siamo felici, anche se la verità va raccontata, perché la verità è rivoluzionaria".
"C’è chi ha “buttato il sangue” per amore della nostra città e chi dopo aver contribuito da ministro ad ostacolare la nostra città si presenta oggi come “il signore delle forbici”", conclude Luigi de Magistris.