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Napolitano: “Crediamo in Napoli, nella politica e nella democrazia”

Giorgio Napolitano, in visita a Napoli, ha ricordato ieri l'ex sindaco rosso, esponente del PCI e amico Maurizio Valenzi esaltando i valori della politica. Un ultimo pensiero lo dedica alla città: “Crediamo in Napoli, nella politica e nella democrazia”

Giorgio Napolitano, a Napoli da venerdì, ha partecipato ieri alla commemorazione pubblica di Maurizio Valenzi, storico sindaco di Napoli scomparso pochi mesi fa e di cui si è celebrato il centenario dalla nascita. Erano presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il vicepresidente del Csm Nicola Mancino e gli amministratori locali e regionali di Napoli.

Napolitano ha ricordato il suo amico e incoraggiato la città. "Tra noi c'era un' amicizia e un effetto incancellabili" dice il Capo dello Stato Giorgio Napolitano rievocando il suo rapporto con l'amico di sempre Maurizio Valenzi.  "Era difficile non volergli bene proprio per come era fatto e per la naturale tendenza a vedere la politica con passione ma senza odio e fanatismo."

  Tendenza a vedere la politica con passione ma senza odio e fanatismo  
Il presidente della repubblica ha ricordato anche le doti artistiche di Valenzi che da giovane era un pittore di talento, poi era diventato ciò che si definisce un politico di professione, apparteneva, dice il presidente della Repubblica, "a una specie forse in via di estinzione che bisogna tuttavia difendere storicamente da giudizi sommari e grossolani. Fare della politica una 'scelta di vita', per usare la famosa espressione di Giorgio Amendola, dedicarsi interamente all'esercizio dell'attività politica è stato il modo in cui molti hanno contribuito alla costruzione della democrazia, allo sviluppo della vita democratica nelle società dell'occidente europeo”.

Napolitano sottolinea la figura e lo spessore politico dell'ex sindaco rosso: "Dedicarsi interamente alla politica ha significato per un periodo non breve della nostra storia avere un forte senso della missione, spirito di servizio e sacrificio prima e al di là di ogni legittima ambizione personale".

"Non sono qui per idoleggiare nostalgicamente il tempo che fu, il sistema dei partiti di una volta e la figura un tempo prevalente dei politici di professione" - precisa Napolitano e continua - "Alla politica e anche alla competizione a cui si partecipa per assumere ruoli nelle istituzioni si può giungere in modi diversi: dalla società civile, dal mondo del lavoro o delle imprese o dalla cultura. In ogni caso bisogna sapere che la politica richiede qualità specifiche, richiede che si abbiamo o si acquisiscano queste qualità perché la politica non può vivere di dilettantismi. Si potrebbe dire, con una frase di Benedetto Croce, che la politica è un'arte a sé stante".

Valenzi non ha lasciato Napoli come l'aveva presa e di questo tutta l'Italia gli è grata" ha concluso l'esponente di governo. Ma l'ultimo pensiero è per la Napoli di oggi e viene dal suo cittadino più illustre, Giorgio Napolitano: "Crediamo in Napoli, nella politica e nella democrazia", dice fiducioso prima di concludere la sua visita e rientrare a Roma.

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