Olimpiadi 2024, il Coni esclude Napoli: preferita Cagliari "per situazione ambientale"
Se Roma dovesse aggiudicarsi l'edizione 2024 dei Giochi le gare di vela andrebbero in Sardegna. Delusa la Regione e il Comune. L'assessore Borriello: "Malagò ci sentirà. La partita non è chiusa"
Se mai Roma dovesse conquistare le Olimpiadi del 2024, nessuna competizione si terrà a Napoli e Salerno. La proposta del Coni, infatti, non prevede che le regate veliche si svolgano nei golfi di Napoli e Salerno – come auspicava la Regione – bensì in quello di Cagliari.
Napoli era in realtà tagliata fuori da un mese, da quando cioè si era giunti ad un ballottaggio tra Bari e Cagliari. Poi la scelta del capoluogo sardo, per le "migliori condizioni offerte dalla situazione meteomarina, che ha fatto registrare una migliore intensità di vento e una sua maggiore regolarità", e "la situazione ambientale di città a misura d’uomo, i tempi di spostamento, il villaggio olimpico e la popolarità internazionale come città del vento e delle vela".
Un'esclusione che soprende, quella di Napoli. La Regione Campania ricorda che fu proprio il presidente del Comitato promotore dei Giochi Luca Cordero di Montezemolo a chiedere a Vincenzo De Luca di avanzare una candidatura per il capoluogo partenopeo e Salerno, con entrambi i golfi inseriti nella short list.
A marzo scorso, inoltre, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris aveva incontrato il presidente del Coni Giovanni Malagò e dato lui la piena disponibilità ad affiancare Roma nell’organizzazione dei Giochi Olimpici. "In quell’occasione – ha oggi ricordato l’assessore comunale allo Sport Ciro Borriello – mi era sembrato che Malagò fosse convinto che la scelta di Napoli avrebbe rappresentato la soluzione ottimale".
Borriello però non solo critica la scelta del Coni, ma sottolinea di avere ancora speranza. "Credo che nei prossimi giorni gli faremo presenti le nostre difficoltà rispetto a quello che si sta consumando – ha aggiunto riferendosi a Malagò – Non credo che la partita sia chiusa e che ci sia ancora il tempo per strappare qualcosa". L'estromissione totale della città dalle gare veliche sarebbe particolarmente amara, visti anche gli investimenti effettuati per le regate della Coppa America nel 2013.
