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Ecco Napoli Autonoma: "Progetto per il riscatto economico e culturale della città"

Presso la sede dell'associazione demA il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e la portavoce nazionale di Mo' - Unione Mediterranea Flavia Sorrentino, hanno illustrato la proposta di autogoverno per la città partenopea

E' stato presentato presso la sede dell'Associazione demA in via Toledo il progetto "NA - Napoli Autonoma", una legge di iniziativa popolare elaborata da Mo' - Unione Mediterranea per l'autogoverno della città partenopea. Ad illustrarlo alla stampa il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e la portavoce nazionale di Mo' - Unione Mediterranea Flavia Sorrentino.

"Napoli Autonoma è una legge di iniziativa popolare, elaborata da Mo’ – Unione Mediterranea, e una proposta di autogoverno e di riscatto, culturale ed economico per la città - ha spiegato Flavia Sorrentino - . Il federalismo fiscale, che inizialmente era stato proposto e venduto come solidaristico, ha dimostrato di essere un metodo che ha assecondato soltanto la propaganda leghista e che ha danneggiato fortemente le popolazioni del Mezzogiorno, contribuendo a drenare molte risorse economiche a quegli enti territoriali con una minore capacità contributiva. Dinanzi a tante ingiustizie, noi dobbiamo dare una risposta politica adeguata e forte, tanto quanto le ingiustizie che gli enti territoriali meridionali subiscono da decenni. La nostra proposta politica dà maggiore autonomia fiscale al territorio di Napoli, perché la città si renda autonoma e non sia mai più costretta ad accettare un solo centesimo di elemosina dallo Stato".

"Il Fondo di Solidarietà Comunale ad esempio - ha proseguito la portavoce di Mo' - non è più alimentato dallo Stato, ma dai Comuni stessi attraverso una quota dell’Imu. Napoli, da quando riceve soldi dal Fondo di Solidarietà Comunale, ha perso complessivamente 400 milioni di euro. Napoli riceve da questo fondo 259 milioni di euro e noi siamo convinti che questi soldi possiamo procurarceli da soli. Possiamo pagarci da soli i servizi che riceviamo e liberarci finalmente dall’etichetta immeritata di città assistita, rinunciando al Fondo di Solidarietà Comunale, lasciando sul territorio due tasse strettamente riferibili a questo: l’imposta sui trasferimenti immobiliari il cui valore è stimato per la città di Napoli intorno ai 250 milioni di euro e la compartecipazione Irpef, che equivarrebbe a 109 milioni di euro. I cittadini partenopei non pagherebbero un solo euro in più di tasse, rispetto a quanto già pagano, ma i soldi da loro pagati per le tasse resterebbero sul territorio e verrebbero reinvestiti per migliorare il livello complessivo dei servizi della città. Si tratterebbe, dunque, non solo di un’autonomia a livello fiscale e tributario, ma di un’autonomia politica nel senso più ampio: autonomia amministrativa, sociale e culturale, con una gestione migliore dei fondi europei, sul modello e sulla falsariga di un’autonomia che già esiste in Italia e che è rappresentata da Roma Capitale".

"Questa - ha concluso la Sorrentino - è una proposta innovativa e rivoluzionaria. Con questa legge di iniziativa popolare, inoltre, il Consiglio Comunale di Napoli prenderebbe il nome di Assemblea Partenopea. L’autonomia di Napoli può rappresentare la rinascita di questo territorio. Napoli, quando si governava da sola, ha dimostrata al mondo intero di cosa fosse capace. Oggi dobbiamo riscattarci e per riuscirci dobbiamo fare da soli, sapendo che nessuno verrà ad aiutarci o a salvarci. Dobbiamo farlo attraverso la consapevolezza delle nostre potenzialità e capacità. Dobbiamo tornare a crede in noi stessi. Napoli Autonoma non è soltanto un progetto politico, ma è l’orgoglio di un popolo che si sta ritrovando".

"Con Mo' - ha affermato il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris - non c'è soltanto un'alleanza elettorale per le prossime Comunali, ma c'è molto di più. Abbiamo un progetto più ampio ed ambizioso. La nostra non è spocchia, ma autonomia, capacità e consapevolezza di potercela fare da soli. Da parte nostra non c'è secessionismo. Siamo noi a finanziare lo Stato e non viceversa. Per questo noi vogliamo alleggerire il Paese e soprattutto non sentire più la litania del Sud palla al piede della nazione. Tutta l'economia che noi produciamo, con questo progetto resterebbe nella nostra città. Napoli è un grande esempio di partecipazione dal basso. La storia la scriveremo noi. Nessuno ci ha mai aiutati in 150 anni".

Il primo cittadino partenopeo ha parlato anche della corsa a Palazzo San Giacomo in vista delle consultazioni in programma nella primavera del 2016: "Alcuni dicono che sono isolato? Io mi sento isolato solamente dal sistema criminale. Autonomia è l'opposto dell'isolamento, significa mettere insieme. La componente meridionalista sarà fondamentale per la vittoria alle elezioni. La nostra campagna elettorale sarà preparata con il contributo del popolo. Sarà una bella battaglia".

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