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Commissariamento Municipalità, c'è il consiglio online: sul tema il presidente si disconnette dal dibattito

La denuncia di Diego Civitillo su quanto avvenuto stamattina durante il consiglio della X Municipalità: "Atteggiamento grave, in spregio alle più basilari dinamiche democratiche"

L'ultimo capitolo della vicenda Municipalità di Napoli, al centro delle polemiche per la mancata formazione delle giunte, si è consumato questa mattina nel corso della riunione - tenutasi online - del consiglio dell'ente relativo ai quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta.

A denunciarlo, sui social, è il consigliere di opposizione della X Municipalità Diego Civitillo. Il presidente Carmine Sangiovanni ha chiuso d'improvviso la riunione, con diversi consiglieri (anche di maggioranza) ancora iscritti a parlare).

"La seduta odierna del Consiglio della Municipalità 10 si è da poco conclusa. Un consiglio convocato in videoconferenza nonostante le reiterate richieste di riunire l'assise in presenza nella Sala Consiliare Sandro Pertini", spiega Civitillo.

"Un consiglio durato circa mezz'ora e chiuso improvvisamente dal Presidente nonostante vi fossero alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, iscritti a parlare. Si era infatti aperto il dibattito fuori OdG sulla gestione delle Municipalità e sul commissariamento da parte del Difensore Civico Regionale - va avanti Civitillo - Un tema di particolare interesse collettivo che avrebbe dovuto trovare spazio nella massima assise democratica del territorio. Purtroppo così non è stato, al primo accenno di dibattito e dopo una lunga replica del Presidente lo stesso ha "staccato" la connessione, lasciando i consiglieri "connessi" a loro stessi".

"Un atteggiamento grave, in spregio alle più basilari dinamiche democratiche e che non può essere tollerato. Se è infatti questa la visione di democrazia dell'amministrazione Manfredi guidata da Pd e M5s, è urgente una posizione collettiva a tutela delle istituzioni territoriali svilite, commissariate a cui anche il diritto di parola non è più garantito", è la conclusione del consigliere.

La vicenda commissariamento

Sono passati sei mesi e più dalle elezioni, e per contrasti interni alla maggioranza a oggi nessuna delle 10 Municipalità di Napoli ha vicepresidenti ed assessori. La loro scelta è una prerogativa dei presidenti, che però stanno attendendo i partiti di riferimento si mettano d'accordo. La svolta però è venuta in realtà da fuori: Giuseppe Fortunato, difensore civico della Campania, ha nominato un commissario - l'avvocato Francesca Conte - perché sopperisca a questa mancanza. "In attuazione dell'art 136 del Dlgs. 267/2000, che mi conferisce poteri sostitutivi in caso di inadempienza, e trascorsi inutilmente i termini dati, ho provveduto alla nomina del Commissario ad acta per le nomine degli assessori delle Municipalità di Napoli", ha sinteticamente spiegato Fortunato.

Ed in effetti, Francesca Conte è già al lavoro per raccogliere le candidature. Il sindaco Gaetano Manfredi però ha sottolineato che "la democrazia non può essere commissariata, ognuno deve fare il proprio mestiere", pur non nascondendo il problema: "Aspetterò qualche altro giorno, ma se non ci sarà una sintesi dei partiti deciderò io". Insomma, il Comune ricorrerà al Tar contro eventuali nomina "esterne" al processo democratico. Che però pare essersi da tempo impantanato nella palude dei veti incrociati di partiti e liste di maggioranza.

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