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Il Covid porta via anche Ernesto Nocera, faro della sinistra partenopea

Per gli amici di Facebook era Nestore Cerani: comunista, napoletano, sindacalista, uomo di straordinaria forza morale e grande bellezza intellettuale

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno riempiendo in queste ore i social per salutare Ernesto Nocera, alias Nestore Cerami. "Se esiste una idea della sinistra come stile di vita io la riconduco a lui: popolare ma non populista, colta ma non elitaria, romantica ma realista" scrive ad esempio Luigi Carbone, aggiungendo "Ernesto era un concentrato di poesia, di saggezza , di ironia: passava nello stesso racconto da un aneddoto di vita sindacale ad un racconto di una storia d’amore. Se tornerà a nascere sarà ancora impiegato nelle tranvie , sarà ancora comunista, ancora napoletano. Da lassù spera che i romantici come noi continuino a guardare la vita e la politica con occhio incantato. Un abbraccio nel vento e grazie!". Ancora, Francesco Senese scrive "eri l'esempio che non c'è età per la passione politica" e Antonio Marciano dice "Sarai sempre un faro, per la tua tenacia nelle lotte di progresso al fianco dei più fragili, per la tua capacità poetica di smuovere gli animi, per l’esempio concreto e quotidiano di un’esistenza di Sinistra che ha rappresentato in ogni giorno della Tua vita".

Di se stesso, Ernesto Nocera scriveva "Sono un uomo anziano,con alle spalle una vita difficile, avventurosa ma tutto sommato divertente. Ho speso gran parte della parte importante della mia vita in una appassionata attività politica e mi piace interessarmi non solo alle vicende del mio paese ma anche a quelle internazionali. Leggo molto anche quotidiani internazionali e sono particolarmente preoccupato per l'avvenire delle giovvani generazioni. E' vero che fra qualche anno sarò fuori gioco ma come non preoccuaprsi di un'Italia abitata da milioni di anziani poveri se si ama il proprio Paese? Sono convinto, come dice uno scrittore americano, che la persona anziana deve essere un esploratore del mondo moderno che per lei è un mondo nuovo, profondamente diverso da quello della sua gioventù. Guardare il mondo, intervenire e confrontarsi con le nuove generazioni è, a mio avviso, il miglior modo di vivere la vecchiaia".

Solo pochi giorni fa, dal reparto Covid in cui era ricoverato, aveva mandato un bacio e un saluto scanzonato ringraziando i tanti amici preoccupati per lui.

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