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Stella Moris Assange: "La cittadinanza onoraria di Napoli è impressionante"

Intervista alla moglie di Julian, attivista e giornalista, detenuto a Londra e in attesa di sapere se verrà estradato in America.

Prima il murale a Scampia, poi la cittadinanza onoraria nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. E' stata una giornata piena di quella di Stella Moris, la moglie di Julian Assange, giornalista e fondatore di Wikileaks, detenuto a Londra da 4 anni per aver hackerato le password dei sistemi di sicurezza americani, svelando segreti e crimini militari dello Zio Sam. Prossimamente, l'Alta corte londinese stabilirà se estradarlo negli Usa, dove rischierebbe fino a 175 anni di carcere.

A Napoli la Moris ci è arrivata per iniziativa del Comitato Free Assange Napoli. E ci tiene a precisare che la cittadinanza onoraria è un atto tutt'altro che simbolico: "La cittadinanza onoraria di Napoli dà a Julian un'importante esposizione mondiale, quando ne parlo ovunque io vada, in Germania, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, è impressionante, ed è anche un esempio che deve essere seguito penso dal resto dell'Europa che grazie a 'Free Assange Naples' ci sia una mobilitazione della cittadinanza così di successo e che le istituzioni locali rispondano al sentimento delle persone è un buon segnale di un salutare coinvolgimento civico e consapevolezza politica". 

Stella Moris non ferma la sua lotta per la libertà del marito: "E' un caso politico, e azioni come quelle che vediamo oggi a Scampia o anche il conferimento della cittadinanza onoraria napoletana, sono enormi passi avanti nell'avvicinare l'opinione pubblica, perché c'è stato un attacco alla reputazione di Julian, e se Julian ha il supporto delle persone sarà liberato. L'attacco contro di lui è assurdo, criminalizza il giornalismo, e solo la mobilitazione pubblica cambierà il corso degli eventi e lo libererà".

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