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"In una zona di Napoli si rischia un'altra Tor Sapienza"

A Porta Nolana e Porta Capuana, teatro dei cosiddetti "mercatini dei rifiuti",è allerta dopo le proteste dei cittadini di domenica scorsa in Piazza Leone. A parlarne a NapoliToday è il consigliere della II Municipalità Luigi Petroli

Un documento per far sì che non si verifichino anche a Napoli episodi simili a quelli visti nelle ultime settimane nel quartiere romano di Tor Sapienza.

E' quanto redatto da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione della II Municipalità Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe.

Al centro dell'attenzione, ancora una volta, la piaga dei cosiddetti "mercatini di rifiuti", tenuti abitualmente da extracomunitari e da popolazioni di etnia rom nelle zone di Porta Nolana e Porta Capuana.

"Abbiamo più volte sottolineato e denunciato - si legge nel documento - quanto questo problema, al di là degli aspetti legati al controllo del territorio, abbia potenzialmente dei rischi di ricadute ben più gravi in termini di integrazione e convivenza civile tra le persone. Le ultime vicende di Roma nel quartiere di Tor Sapienza ci indicano chiaramente quanto sull’assenza delle istituzioni scivoli più facilmente il pericolo di una protesta xenofoba che fonda le proprie basi nel degrado generale e che si traduce in una guerra tra poveri".

"Oggi - prosegue il documento - ogni spazio disponibile viene occupato da un vero e proprio mercato abusivo tenuto da stranieri che scambiano e vendono le merci recuperate dai cassonetti dei rifiuti, tentando di sopravvivere in un contesto che non riesce ad offrire loro diverse opportunità di esistenza. E’ doveroso sottolineare quanto i residenti della zona abbiano sempre dimostrato grande senso di accoglienza e tolleranza e quanto nella città di Napoli le persone siano manifestamente disposte all’integrazione e alla convivenza. Queste caratteristiche non devono però consentire che le istituzioni centrali si disinteressino del problema, salvo poi svegliarsi a discutere se la situazione cadrà nell’esasperazione e nell’esplosione sociale come accade in questi giorni a Roma".

"Con questo documento - concludono i consiglieri - la Municipalità 2 non vuole soltanto fare appello per l’ennesima volta alla Prefettura e all’Amministrazione Comunale, ma impegna politicamente tutte le istituzioni che hanno il potere di garantire legalità e condizioni di vita civile per tutti. Con il documento in questione la municipalità sottolinea che non mancherà di esprimere fortissimo e sentito disappunto se a fronte di un esplosione sociale, le istituzioni deputate ad intervenire, si mostreranno sorprese".

Tra i firmatari del documento c'è il Consigliere Luigi Petroli, già da tempo impegnato in prima linea sul territorio per trovare una soluzione a questo endemico problema: "Rispetto ai mesi scorsi - spiega Petroli ai microfoni di NapoliToday - la situazione è addirittura peggiorata, al punto da diventare insostenibile. I residenti sono stanchi ed esasperati e crescono in noi i timori che prima o poi possa esplodere una tensione sociale come quella che sta investendo in questi giorni il quartiere romano di Tor Sapienza".

"Già domenica scorsa - prosegue il Consigliere Petroli - i cittadini in Piazza Leone si sono ribellati e hanno organizzato una protesta. Ormai la zona in cui si tengono quasi quotidianamente questi mercatini abusivi di materiali di risulta non è più circoscritta, ma si espande sempre di più a macchia d'olio, dal Corso Garibaldi, fino a Piazza Nolana, Piazza Principe Umberto e Piazza Leone appunto".

"Ci ritroviamo in una situazione in cui perdono tutti - conclude Petroli a NapoliToday - . I residenti, che vivono in strade investite dal degrado, e queste persone che sono costrette a rovistare nei cassonetti per reperire il materiale da rivendere, al fine di guadagnarsi un tozzo di pane per mangiare. Tutto ciò è umanamente inaccettabile. Con questo documento, che verrà discusso nel prossimo consiglio di municipalità, noi vogliamo richiamare ancora una volta l'attenzione delle istituzioni tutte, affinchè si intervenga il prima possibile".

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