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Politica

Comunali 2021, da Manfredi "no" alla candidatura e un appello: "Affrontare il dissesto"

Dall'ex ministro dell'Università ed ex rettore della "Federico II" una lettera-appello alle forze politiche perché si affronti con serietà la questione: "Impossibile rispondere alle aspettative della città con 5 miliardi di debiti"

"Al momento la mia disponibilità, in queste condizioni, sarebbe inutile perché non potrei fare quello che credo si debba fare: rispondere concretamente alle aspettative dei napoletani". L'ex ministro dell'Università ed ex rettore della "Federico II" Gaetano Manfredi, ha spiegato le ragioni del suo "no" alla candidatura a sindaco di Napoli che gli era stata proposta dallo schieramento di centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle. Un "no" che però è anche l'appello accorato ad un "Patto per Napoli", che possa coinvolgere l'intero arco costituzionale e che affronti con determinazione la situazione drammatica delle casse comunali.

Le aspettative dei napoletani e il dissesto

"Il Comune presenta una situazione economica e organizzativa drammatica. Le passività superano abbondantemente i 5 miliardi di euro, tra debiti e crediti inesigibili. Le partecipate sono in piena crisi e si prospettano difficoltà a erogare i servizi. La macchina amministrativa è povera di personale e competenze indispensabili. La capacità di spesa corrente è azzerata. Siamo, di fatto, in dissesto. Un dissesto che dovrà essere dichiarato o dal sindaco Luigi de Magistris entro qualche giorno o dal nuovo sindaco a fine anno. Sarei felicissimo se venissi smentito su questi dati drammatici, ma temo che saranno confermati. La conseguenza è che, in queste condizioni della città, il sindaco diventa un commissario liquidatore", ha proseguito.

"I napoletani, legittimamente, hanno aspettative altissime. Ambiscono ad avere trasporti efficienti, strade riparate e pulite, asili nido, centri per gli anziani, impianti sportivi, parchi pubblici e condizioni di vita quotidiana adeguate ai migliori standard nazionali e internazionali. E questa è soltanto l'ordinaria amministrazione. Ma chiedono anche altro, vogliono evolvere verso la trasformazione digitale, il turismo sostenibile, l'economia circolare, i diritti di cittadinanza. Ambiscono a fare di Napoli, seppur mantenendo tutte le sue formidabili tipicità, una città europea a pieno titolo come è stata sempre nella sua storia. A queste sollecitazioni - aggiunge - ho risposto sempre con grande ponderazione, scambiata a volte per eccessiva prudenza. Ma chi mi conosce sa bene che preferisco la concretezza alle parole vuote. Il dissesto e i conseguenti vincoli di bilancio, in questa fase di grande sofferenza sociale a valle della crisi pandemica, creerebbero ferite profonde e azzopperebbero immediatamente il desiderio di ripartenza che tutti noi abbiamo. Alle aspettative si sostituirebbe la frustrazione. I più deboli pagherebbero il prezzo più alto. Sarebbe una fase lontana dalla mia visione di società e dai miei valori".

Il Patto per Napoli

Manfredi lancia la possibilità l'intero arco costituzionale possa agire per risolvere il problema. "Soltanto un intervento legislativo di riequilibrio, un immediato, incisivo e concreto 'Patto per Napoli', può garantire alla città un futuro di sviluppo. Un Patto privo di artifici contabili, colmo di realtà, basato su uno stralcio del debito con un commissario straordinario come fatto per Roma e un piano straordinario di investimenti nazionali e regionali. Un Patto per un nuovo slancio della comunità partenopea, coinvolta con le sue migliori risorse nell'amministrazione della città. Un Patto fra tutti coloro che vogliono bene a Napoli: imprenditori, civici, rappresentanti delle associazioni e del mondo del lavoro". "I soldi da soli non bastano - aggiunge Manfredi - sono soltanto una precondizione: a Napoli servono anche risorse umane di primo livello, decise a impegnarsi per la rinascita della città, a cominciare dalla giunta comunale, che dovrà essere di altissimo profilo e con le mani libere. Altrimenti pensare che si cancellano i problemi scegliendo il sindaco comporterà soltanto il continuo ripetersi di quello che già viviamo".

"Il campo largo delle forze progressiste che si è costituito a Napoli e ha animato il governo a cui ho partecipato grazie alla scelta del presidente Conte, ha tutte le energie per guidare, su queste basi, lo sviluppo della città, anche con il sostegno della Regione Campania. Aggiungo però che la questione non riguarda solo il campo progressista. Dovrebbe investire l'intero arco istituzionale, da chi deciderà di candidarsi a sindaco per ogni parte politica al centrodestra, al Governo e al Parlamento. E dovrebbe palesarsi prima delle elezioni amministrative, per le urgenze già ricordate e per sgombrare il campo dall'equivoco che rappresenta un favore a questo o a quel sindaco. In ballo non ci sono tatticismi politici, guerre di posizione e carriere personali, che francamente mi provocano anche una certa inquietudine, a maggior ragione per le ulteriori difficoltà che rischiano di vivere Napoli e i napoletani aggravate dagli effetti della pandemia. In ballo c'è il futuro della città".

Il commento del Pd

Dai suoi profili social, il Partito Democratico ha risposto a Manfredi. "Napoli vive una delle sue epoche più complesse. La situazione economica e finanziaria della città è ben oltre il disastro. Questi ultimi dieci anni di amministrazione hanno infatti drammaticamente peggiorato le condizioni di vita dei napoletani compromettendo la gran parte dei servizi minimi essenziali e dunque dei nostri diritti di cittadinanza.

In questi mesi il PD e i suoi alleati hanno lavorato ad un percorso programmatico che ponesse al centro dell'attenzione nazionale il tema di un sostegno governativo nei confronti dei comuni in difficoltà, specie dopo un periodo di profonda crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo e che ha colpito in maniera crudele il Mezzogiorno.

Anche per questo riteniamo che il percorso realizzato fino ad ora con il Movimento 5 Stelle e le forze che hanno vinto con noi le elezioni regionali possa e debba proseguire. Napoli merita una nuova storia e un gruppo dirigente pronto ad interpretarla con competenza, passione e amore. Il Partito Democratico lavora perchè un grande sforzo nazionale nei confronti dei comuni in difficoltà, non sia soltanto patrimonio della nostra cultura politica ma divenga una questione centrale per tutte le forze parlamentari che hanno a cuore il destino di questi territori.

Le parole di Gaetano Manfredi vanno in questa direzione e siamo convinti che troveranno il giusto e urgente ascolto".

Il commento di Roberto Fico

"Da Presidente della Camera condivido totalmente l'appello accorato di Gaetano Manfredi, che ama come me la città di Napoli. Il tema del dissesto finanziario del Comune deve riguardare tutti i partiti politici, nessuno escluso. Da destra a sinistra al Movimento 5 Stelle". Così il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, dopo la lettera con cui l'ex ministro Gaetano Manfredi frena rispetto all'ipotesi che sia lui il candidato sindaco dello schieramento Pd-M5s. "Il problema delle finanze comunali - ricorda la terza carica dello Stato - tocca infatti tanti Comuni in Italia e lo Stato in prima persona deve operare un deciso cambio di paradigma nel rapporto Stato-Comuni. La condizione del Comune di Napoli è simile a quella di tanti altri nel nostro Paese: tutti hanno bisogno del massimo sostegno possibile. Aiutare i Comuni significa stare vicino alle persone fornendo servizi essenziali a cui tutti hanno diritto".
"Per quanto riguarda l'accordo tra M5s e centrosinistra c'è l'assoluta garanzia che si proseguirà nel percorso avviato", ha proseguito ancora Fico.

Boccia: "Lettera Manfredi atto d'amore per la città"

Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd, ha commentato così la missiva di Manfredi: "La lettera di Gaetano Manfredi è un appello accorato e un vero atto d'amore verso la città di Napoli che va al di là delle appartenenze politiche. Il Sud e l'Italia intera hanno bisogno di Napoli capitale del Mezzogiorno, capace di investire e intercettare a sua volta investimenti di ogni tipo alla vigilia della fase più complessa e delicata della storia del Paese per l'uscita dalla crisi sociale ed economica post Covid-19. Concordo con quanto dichiarato dal Presidente della Camera, Roberto Fico, da sempre attento ai problemi di Napoli, sulla necessità che il dissesto finanziario debba riguardare tutti i partiti politici, nessuno escluso".

"È necessario - ha proseguito l'ex ministro - essere immediatamente conseguenti in Parlamento sui provvedimenti attesi. Provvedimenti ancora più urgenti dopo i recenti rilievi della Corte Costituzionale. In particolare, per Napoli servirà una gestione straordinaria del debito individuando, nello stesso tempo, le responsabilità della drammatica condizione in cui versa la città. Gaetano Manfredi, con la sua storia e la sua autorevolezza, pone la condizione sociale ed economica di Napoli davanti a tutta la classe politica. Ci sono centinaia di comuni nelle stesse condizioni; chiediamo un intervento immediato del Governo".

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