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Mattarella all'Istituto Sannino di Ponticelli: l'inaugurazione dell'anno scolastico 2015

Ad attendere il presidente della Repubblica 2mila studenti. Presenti anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il presidente della Regione De Luca ed il sindaco de Magistris

Al suo arrivo, bandiere tricolori nel cortile e l'inno di Mameli: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Istituto Davide Sannino Petriccione di Ponticelli dov'era atteso per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2015.

Ad accoglierlo, in una ressa che aveva inizialmente portato operatori ed alcuni giornalisti a lasciare la sala per "condizioni di lavoro disagevoli", circa 2mila studenti provenienti da tutti Italia, compresi i 700 alunni dell'istituto. Presenti anche una delegazione di famiglie degli studenti disabili (l'associazione "Tutti a scuola onlus") – che ha chiesto maggiore attenzione per gli alunni portatori di handicap e la fine dei tagli al sostegno – ed una rappresentanza dell'associazione "Terra dei fuochi", che chiede un incontro con il presidente.

All'interno il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuti prima del discorso ai ragazzi di Mattarella.

"È un anno di cambiamento, questo, e quindi è un anno complesso – ha spiegato Stefania Giannini – La scommessa è quella di aprire le porte della scuola italiana". Lo scopo è far diventare l'taliano "lingua madre e non matrigna per i 750mila bambini stranieri che non lo parlano e non lo sentono parlare in casa propria". Il ministro ha spiegato che "il cambiamento di un sistema così grande si porta dentro la serietà di una scelta politica e lo slancio di una scommessa culturale ambiziosa". Governo e Parlamento "hanno lavorato – ha concluso il ministro – nell'ultimo anno per darle nuove risorse, nuove strutture e nuovi docenti" alla scuola, uesto per "fare dell'individuo una persona, ogni giorno, da Nord a Sud".

Vincenzo De Luca dal suo canto ha espresso "apprezzamento per la visita del presidente della Repubblica a Napoli", in quanto "ha scelto il Sud per inaugurare l'anno scolastico". "È un messaggio forte – va avanti il governatore – La scuola ha un ruolo strategico per il ripristino della legalità e per far ripartire questa terra". "Non perderemo l'occasione – ha continuato De Luca – di attrarre fondi ed usare le risorse per incrementare il tempo pieno cosi' da debellare la piaga della dispersione scolastica".

Anche de Magistris ha definito la visita del presidente "un segnale forte". "Oggi la città - ha aggiunto il sindaco - ha bisogno del presidente Mattarella, perché Napoli vive un momento difficile. Abbiamo bisogno di chi ha la capacità di mettere insieme le forze migliori, come tutti i napoletani della società civile che ci mettono la faccia per sopraffare la violenza e in un momento in cui c'è un nostro poliziotto che lotta tra la vita e la morte". "Il presidente - ha concluso de Magistris - è stato qui già ad agosto, ha visto e sentito Napoli, l'ho visto colpito dalla città. Vorrei che riesca a raccontarla nella sua realtà, nella sua profondità ed essenza e nelle sue contraddizioni, ma anche nella sua cultura e nei suoi giovani".

Dopo Ponticelli, Mattarella sarà al Maschio Angioino per commemorare le vittime delle Quattro Giornate di Napoli nel 72° anniversario. Nel pomeriggio, visiterà invece il Teatro San Carlo.

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