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Elezioni Politiche 2022, Mastella presenta il simbolo di Noi di Centro a Napoli: "Letta eviti veti"

Il sindaco di Benevento ha presentato il simbolo del suo partito in vista del voto del 25 settembre

"Se Letta non elimina i veti che ci sono rispetto agli altri e gli altri non eliminano i veti rispetto a noi o ad altre formazioni politiche piccole o grandi che siano, è meglio non presentarsi al voto, vince il centrodestra tranquillamente. L'ultima volta che in Italia ha vinto il centrosinistra è stato nel 2006. Chi c'era nel 2006? Mastella. e vinsero grazie ai voti della Campania. Quindi, non fosse altro che per scaramanzia, per un po' di iella da evitare, consiglio di fare l'alleanza con noi". Così Clemente Mastella, leader di Noi di Centro, ha parlato a margine della conferenza stampa presso il circolo Rari Nantes di Napoli, dove ha presentato il simbolo del partito in vista delle elezioni Politiche del 25 settembre.

"Non ho sentito nessuno. Se mi chiamano io ascolto tutti, ma non vado a elemosinare niente a nessuno. Mi auguro che Letta, forte della sua esperienza da democristiano e di grande intelligenza, eviti e faccia evitare i veti. Deve mettere dentro sindaci, chiedere ad altri sindaci di trovare personalità di rango che hanno consenso elettorale, altrimenti perdono. E lui sarà la prossima vittima, perché dopo le elezioni se non farà questo, lui sarà l'ex segretario del Pd", ha aggiunto il sindaco di Benevento.

"Centro affollato? Io lo vedo abbastanza sgombro se si pongono veti agli altri. Se si fa un'alleanza dev'essere seria, e un'alleanza seria presuppone che non ci siano veti per tentare di vincere, altrimenti è inutile partecipare alla gara. Hanno l'ossessione della Meloni che io non ho, bisogna presentarsi con un programma serio, che non sia soltanto l'agenda Draghi, ma un'agenda che guardi in particolare alle diseguaglianze, al Sud, alle famiglie in difficoltà", ha aggiunto Mastella.

"Il sondaggio di Noto ci dà molto forti in Campania, in Puglia anche, senza di noi, e peraltro essendo andati via i Cinque Stelle, il centrosinistra perde anche i collegi uninominali in Campania. Noi siamo anche disponibili ad andare da soli, se non ci fosse una risposta ai nostri interrogativi e alle nostre richieste di alleanza. Io ho già vinto a Benevento contro uno schieramento di destra e di sinistra, il 28 luglio ci sono le elezioni provinciali e vince il mio candidato rispetto al centrodestra e centrosinistra, e direi che non c'è due senza tre, vinceremo anche in alcuni collegi uninominali. La nostra richiesta è di essere valutati per quello che siamo. Non siamo una piccola fronda, vale più la realtà territoriale di 11 milioni di abitanti tra Campania, Puglia, Basilicata e Molise di quanto non valga l'insistenza su un territorio nazionale del 2%. Io, dopo l'uscita di scena ahimé sul piano naturale drammaticamente di De Mita, rappresento l'ultimo erede di questa famiglia democristiana che è ancora forte in Campania e in Sicilia", ha concluso l'ex Ministro della Giustizia.

Berlusconi

"Ha voglia di tornare, vuole fare il presidente del Senato".

I 5 Stelle e Di Battista

"L'alleanza con i Cinque stelle sarebbe innaturale, sarebbe un disastro anche se aritmeticamente valgono ancora qualcosa. Poi lo vedete Di Battista alleato con me? Gli consiglio di stare in Siberia, qui fa molto caldo lì si sta freschi, anziché tornare in Italia restasse in Siberia. Se mi invitano a pigliare un caffè a Vladivostok ci vado volentieri, porto il caffè napoletano e glielo consegno".

Calenda

"Io me la gioco nei miei collegi, voglio vedere gli altri come Calenda: non prende un senatore se va fuori dalla coalizione", dice Mastella. 

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