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Maresca contro Erri De Luca: "Sostiene Manfredi? Appoggiava de Magistris..."

Il candidato di centrodestra contro lo scrittore e il suo endorsement a Gaetano Manfredi

Catello Maresca, candidato sindaco del centrodestra a Napoli, critica la vicinanza dello scrittore Erri De Luca al suo principale avversario Gaetano Manfredi. "L’endorsement di Erri De Luca a Gaetano Manfredi sottolinea ancora una volta, come ci sia continuità tra la candidatura dell’ex Rettore e l’amministrazione più tragica che Napoli ricordi. Lo scrittore è passato in maniera naturale e disinvolta dall’appoggio a De Magistris a quello a Manfredi. Tra l'altro De Luca parla del candidato del centrosinistra come di una figura credibile perché viene da una professione e non da una carriera politica. Dimentica De Luca, che sta parlando di un ex ministro, e che la candidatura è stata calata dall'alto dall’establishment di Pd e M5S. È triste e pericolosa per Napoli una azione continua di politicizzazione della cultura, unico mezzo, del tutto inefficace, in possesso del centrosinistra da salotto, per affrontare le criticità che assillano la terza città d’Italia”, dichiara il magistrato.

Noi siamo pronti dal primo momento a sporcarci le mani e ad avversare ogni tipo di arroccamento in torri d'avorio, da dove si continua a salmodiare vuotamente per realtà di cui non si ha la benché minima conoscenza, né le competenze per cambiare in meglio le cose”, continua.

Maresca ha parlato anche di banche. “Il caso del Monte dei Paschi di Siena ci fa nuovamente riflettere sul valore delle banche di prossimità, soprattutto al Sud e a Napoli in particolare. Il fallimento del Banco di Napoli, avvenuto sotto gli occhi della classe politica di allora, ha privato l'economia del Mezzogiorno del principale punto di riferimento creditizio. La sfida del Pnrr ci attende ed è fondamentale ripensare subito a un modello di banca che si identifichi con la città e sia di riferimento per le famiglie, per i risparmiatori e soprattutto per le aziende che operano sul territorio e che creano il circolo virtuoso di produzione della ricchezza".

"Il Mediocredito Centrale, con le recenti acquisizioni, esprime una significativa operatività nel Mezzogiorno ma non è sufficientemente rappresentativo in Campania e nell'area partenopea in particolare. Potenzialmente avrebbe le caratteristiche necessarie per sviluppare nuovi modelli di servizio per famiglie e imprese, specialmente se si concretizzasse l'operazione col MPS. In questa eventualità si realizzerebbe una diffusione della banca sul territorio e soprattutto si arricchirebbe l'offerta creditizia non solo in termini di competenze professionali, ma anche di capacità produttive attraverso le società di produzione collegate. Dobbiamo far sì che le imprese della nostra città e regione abbiano gli strumenti adeguati per affrontare la sfida della ripresa e superare la crisi indotta dalla pandemia. Il rilancio e lo sviluppo di Napoli e dell'intero Meridione non possono prescindere dalla presenza di forte soggetto creditizio che abbia un ruolo attivo sul territorio. Solo così potremmo cogliere fino in fondo l'opportunità del Recovery Fund e restituire a Napoli la sua storia economica".

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