Marano: nasce il comitato referendario in difesa dell'articolo 18
A promuoverlo SEL, PRC e singoli cittadini per abolire le modifiche del governo Monti ed estendere i diritti a tutti i lavoratori. La raccolta firme partirà venerdì 12 ottobre
Si costituisce ufficialmente a Marano il comitato referendario a sostegno dei referendum in difesa dell'articolo 18 per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. A promuoverlo sono Sinistra Ecologia e Libertà e il Partito di Rifondazione Comunista insieme ai singoli cittadini partecipanti.
"Martedì 11 settembre sono stati depositati in Cassazione, da rappresentanti delle forze sociali e politiche della sinistra, due quesiti referendari per ripristinare la civiltà del lavoro" comunicano in una nota i rappresentanti del Circolo SEL I Maggio e del Circolo Pajetta del PRC Marano.
"Quesiti referendari - si legge ancora nel comunicato - per abolire le modifiche apportate dal Governo Monti con la riforma Fornero all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, articolo che a nostro avviso non solo va ripristinato ma andrebbe esteso a tutte le categorie, e per ripristinare i minimi ed universali diritti previsti dai contratti collettivi nazionali cancellati con l’art. 8 del decreto legge 138 del 2011. In particolare il quesito sulla contrattazione collettiva richiede l’abrogazione dell’art 8 abolendo la delega che cancella i contratti collettivi nazionali rendendo i lavoratori ricattabili, ed il quesito sull’art. 18 chiede di abrogare le modifiche introdotte per evitare la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati “ liquidandoli” con un indennizzo economico".
L'ARTICOLO 18: "è una conquista del movimento operaio , un diritto, una norma di civiltà e di deterrenza contro gli abusi e le discriminazioni, l’unica garanzia per la possibilità di rivendicare altri diritti. Il governo Monti, in perfetta continuità con il governo Berlusconi con le scelte assunte e le leggi approvate, demolisce gli spazi della democrazia assieme all’agibilità sindacale e al diritto del lavoratore ad organizzarsi liberamente nei luoghi di lavoro. Le conseguenze di questa legge stanno già producendo effetti devastanti".
IL COMITATO REFERENDARIO: "A Marano è stato lanciato un appello nei giorni scorsi alle forze politiche del territorio (SEL, PRC, IDV)che hanno presentato i quesiti referendari, nonché ai movimenti (rete commons) e a singoli cittadini a non fare una battaglia isolata o di propaganda. E’ questa una battaglia per ripristinare la civiltà e la dignità del lavoro e nel lavoro.
All’assemblea tenutasi il 3 ottobre presso il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà hanno aderito il Partito della rifondazione comunista e cittadini che in questi anni hanno profuso in città un grande impegno civile sui temi del lavoro della difesa dell’ambiente e dei beni comuni.
Si è quindi ufficialmente costituito il comitato referendario che lancerà presto una serie di iniziative a partire dal 12 ottobre , giorno in cui inizia la campagna raccolta firme.
Il comitato ha partecipato inoltre all’assemblea organizzata dalla FIOM per il lancio ufficiale della campagna referendaria.