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Manfredi: "Abbiamo un numero di dipendenti piccolissimo per una città di 1 milione di abitanti"

Il sindaco di Napoli ha parlato della questione relativa al debito del Comune a Radio24: "Il bilancio della terza città d'Italia è paralizzato da oltre 10 anni"

"Il debito del Comune di Napoli si è accumulato negli ultimi 30 anni ed una parte di questo deriva addirittura dal terremoto del 1980. Queste cose paralizzano da più di 10 anni il bilancio della terza città d'Italia. E questa paralisi provoca il blocco delle assunzioni e dell'erogazione dei servizi ai cittadini". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha parlato a Radio 24 della questione relativa al debito del Comune e ai problemi economici dell'ente di Palazzo San Giacomo. 

"Se ci sono migliaia di comuni italiani in difficoltà, significa che le norme attuali non consentono ai comuni di essere in equilibrio finanziario. Tantissime città in Italia si trovano nelle condizioni di Napoli. Per poter garantire un piano di rientro efficace, è necessario che si possa investire anche, soprattutto sul personale. Abbiamo un numero di dipendenti piccolissimo per una città di 1 milione di abitanti. Alla riscossione, ad esempio, abbiamo solamente 50 dipendenti, poichè tantissimi sono andati in pensione e non sono mai stati sostituiti. Penso che con un intervento da 100-200 milioni all'anno, per qualche anno, si possa mettere in condizione il Comune di riprendere l'attività di riscossione e mettersi al passo, per riportare il bilancio in equilibrio. Chiaramente in cambio di questi soldi devono essere fissati degli obiettivi da raggiungere. Credo che 200 milioni siano la cifra giusta iniziale per ripartire e per poter assumere personale. A Napoli, ad esempio, non abbiamo neanche un dirigente tecnico di ruolo. Per la ripresa è importante puntare sul capitale umano", ha proseguito il primo cittadino partenopeo. 

Manfredi ha risposto anche ad una domanda sull'ipotesi di dimissioni se non arriveranno risposte dal Governo: "Le mie dimissioni se non arriveranno risposte adeguate? Io ho detto che valuterò insieme ai cittadini che mi hanno votato se ci sono le condizioni per andare avanti. C'è grande voglia in città di ripartire e c'è la fiducia dei cittadini, ma questa fiducia deve essere ripagata dallo Stato". 

Il Sindaco di Napoli, che ha partecipato ieri a Parma all'assemblea Anci, aveva commentato nelle ore precedenti anche l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Di grande rilievo le considerazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea dell'Anci a Parma sul ruolo determinante dei Comuni nel costruire le necessarie prospettive per una duratura ripresa economica e sociale del Paese. I sindaci sono i primi interlocutori dei cittadini nell'intercettare i loro bisogni. E sono consapevoli delle opportunità ed anche delle responsabilità contenute nel Pnrr: è nell'interesse di tutta l'Italia che vengano messi nelle migliori condizioni di dare risposte concrete alle rispettive comunità". 

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