rotate-mobile
Politica

Lebro: «Patto istituzionale fallito, non accetto nessuna delega»

Rottura con de Magistris. Nessun cambio di delega dopo la decisione di revocare quelle alla Pianificazione territoriale ed Urbanistica

“Ho appena appreso da un comunicato stampa della Città Metropolitana che il sindaco de Magistris ha rivisto e redistribuito le deleghe ai consiglieri. Così come ho appena appreso che il sindaco ha deciso di rimuovermi la delega alla Pianificazione territoriale ed Urbanistica e di offrirmene un’altra in cambio. Ormai è un dato di fatto: il patto istituzionale che vedeva uniti tutti i gruppi presenti in Consiglio, con l’astensione del Movimento 5 stelle, non c’è più. Si sta solo mettendo in campo un tentativo maldestro e disperato di creare una maggioranza di governo chiedendo al Pd di accettare le deleghe sottratte a Forza Italia ed al sottoscritto, che significa, nei fatti, passare dal patto istituzionale ad un maggioranza organica tra de Magistris e il Pd.

Tra l’altro si tratta di uno scenario che offende i presupposti di quel documento da cui partì lo stesso patto istituzionale.Non sono attaccato ad alcun discorso che mi veda per forza in possesso di una delega, ecco perché non ho alcuna intenzione di accettarla”. Così David Lebro, Capogruppo de “La Città” al Consiglio comunale e Consigliere della Città Metropolitana di Napoli, già Delegato alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica. “Ho lavorato in questi mesi - spiega Lebro- al servizio della Città Metropolitana prima come Vicesindaco e poi come Consigliere Delegato all’Urbanistica per non lasciare non governati alcuni processi che, di fatto, sono la premessa per la creazione di una vera Città Metropolitana.

Come ho ampiamente dimostrato, ho fatto di tutto per avviare il Piano Strategico, strumento fondamentale per l’Ente per delineare le zone omogenee e stabilire le direttrici di sviluppo dell’area metropolitana e che giace da quasi un anno in qualche cassetto di piazza Matteotti. O ancora, arrivare alla definizione di un Piano territoriale di Coordinamento partecipato e condiviso, che consentisse di dare delle linee guida ai Comuni in tema di pianificazione territoriale. Forse ho lavorato troppo? Effettivamente, in questi anni, nonostante gli evidenti problemi politici, ho sempre cercato di fare del mio meglio per svolgere l’incarico che mi è stato assegnato, principalmente seguendo le linee previsionali e programmatiche approvate in Consiglio metropolitano dal patto istituzionale.

E gli atti che, in sinergia con gli uffici, ho prodotto parlano da sé. Penso alla riqualificazione della Reggia di Portici, alla Dichiarazione comune di Intenti tra l’Agenzia del Demanio e la Città Metropolitana, all’Accordo di Programma per la valorizzazione del compendio immobiliare “EX S.M.O.M.” di Pozzuoli, alla Delibera di Indirizzi e Linee guida per le Amministrazioni comunali in materia di edilizia residenziale sociale approvata anche dal Consiglio Metropolitano, alla Proposta di Delibera di Indirizzi per l'avvio del Piano Strategico Metropolitano, alla Delibera di Indirizzi e Linee guida per le Amministrazioni comunali ricadenti in Zona Rossaad alto rischio vulcanico, alla pubblicazione del Piano Territoriale di Coordinamento e alle relative osservazioni pervenute, alla Proposta di Perimetrazioni dei “Distretti Turistici” del territorio della Città Metropolitana”.

“Credo che la scelta di togliermi la delega -continua ancora Lebro- sia il frutto dell’isolamento in cui il sindaco ha scelto di essere. Anche perché tutto ciò, casualmente, avviene all’indomani di un importante convegno fatto al Suor Orsola Benincasa con il mondo universitario e gran parte della classe dirigente locale. Un convegno importante che ha fotografato ancora una volta l’imbarazzante ritardo dell’Ente sul piano strategico e dove, a differenza del sottoscritto, il sindaco non ha avuto nemmeno il coraggio di presentarsi.

Nelle scorse settimane, lo stesso de Magistris mi aveva anticipato che la mia scelta di stare all’opposizione nel Comune di Napoli, di stare all’opposizione nelle Municipalità e non sostenere il governo scellerato di Dema, poteva comportare il non mantenimento della delega all’urbanistica. Ancora una volta non assistiamo alla creazione delle premesse per lo sviluppo di una vera Città Metropolitana, ancora una volta non assistiamo alla nascita di un grande piano strategico per il rilancio dei nostri territori, ancora una volta vediamo che il sindaco utilizza l’ente di piazza Matteotti come sistema di compensazione dell’Ente di Palazzo San Giacomo”. 

“Con la fine del patto istituzionale -conclude Lebro- l’unica scelta possibile è quella di non accettare alcuna delega da questo sindaco, un sindaco che non solo ha portato allo sfascio il bilancio del Comune di Napoli e delle sue società partecipate, ma sta conducendo alla rovina anche l’Ente di piazza Matteotti. Sicuramente il lavoro di opposizione che sto portando avanti al Comune di Napoli lo porterò avanti anche in Città Metropolitana, dove continuerò ad esercitare il ruolo di Consigliere metropolitano che mi è stato attribuito dagli oltre 4.000 voti a mio sostegno. Mi auguro che i colleghi consiglieri del PD ed il partito del PD provinciale valutino attentamente cosa fare e considerino che il problema non è il cambio di deleghe, ma l’accordo organico con Dema in Città Metropolitana, a differenza della nostra posizione nettamente all’opposizione al Comune di Napoli”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lebro: «Patto istituzionale fallito, non accetto nessuna delega»

NapoliToday è in caricamento