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Laboccetta: “Maresca candidatura sbagliata. Si è affidato a dilettanti”

Volano gli stracci nel centrodestra. “Non era il nome giusto”

"Maresca si è affidato a dei dilettanti che lo hanno condotto all'affondamento delle liste. Ora spera nel Consiglio di Stato ma, avendo letto le motivazioni del rigetto al Tar, credo che sarà molto difficile. Politicamente credo che abbia già perso, il centrodestra ancora una volta ha sbagliato la candidatura". Così Amedeo Laboccetta, ex deputato, presidente dell'associazione Polo Sud e storico esponente del centrodestra napoletano, commenta all'Adnkronos la bocciatura del Tar Campania ai ricorsi per la riammissione delle liste civiche "Catello Maresca" e "Maresca sindaco", che insieme allo stop alle liste della Lega "Prima Napoli" e del Partito degli animalisti ha ridotto la coalizione a sostegno della candidatura del magistrato in aspettativa da 12 a 8 liste. Ora lo scenario delle elezioni amministrative napoletane rischia di essere stravolto: "Il disastro è grave - spiega Laboccetta - e il tempo a disposizione per recuperarlo è molto poco. Gli errori sono stati tanti e sono andati avanti per mesi, ma i partiti hanno fatto finta di non vederli e ora sono clamorosamente esplosi tutti. Sarà molto complicato per Maresca riuscire ad arrivare al ballottaggio". E il presidente di "Polo Sud" non esclude un ulteriore scenario: "I sondaggisti sostengono che Manfredi sia a un passo dalla vittoria al primo turno, ma se non riuscisse a chiudere la partita al primo turno e Antonio Bassolino dovesse farcela ad arrivare al ballottaggio, la partita si riaprirebbe completamente". 

Tornando sulla candidatura di Maresca, Laboccetta ricorda di aver "espresso fin dall'inizio le mie riserve" e illustra le sue ragioni: "Maresca non è mai riuscito a motivare, è pieno di contraddizioni. Un giorno prendeva le distanze dai partiti, il giorno dopo sembrava che li inseguisse. Non ho sentito idee rivoluzionarie per un'alternativa di concretezza e, se è vero che le partite si vincono attraverso gli uomini, le idee sono fondamentali: se non si tirano fuori nuove idee, perché l'elettorato dovrebbe seguire? Non vedo idee, non vedo coraggio o passione e non vedo neanche una squadra. Maresca poteva supplire offrendo all'attenzione dell'opinione pubblica una grande squadra e un grande progetto, ma sto ancora aspettando e come me stanno aspettando i napoletani".  Secondo Laboccetta, "Maresca sa fare il magistrato e ha fatto un lavoro prezioso in Magistratura, non doveva interromperlo. Dispiace perché chi ama la città e ama la politica deve concludere che, purtroppo, per il momento la politica è rimasta in esilio. Per il centrodestra una ripartenza, allo stato, non c'è. Si riparte solo se si mette al primo posto un ragionamento di carattere culturale, un grande progetto culturale. I rifugi culturali esistono, esiste un associazionismo culturale diffuso, esistono case editrici che hanno una storia alle spalle, esistono ambienti di analisti politici che non sono stati mai molto rispettati dai partiti, però ci sono. Se non si riparte da questo progetto culturale - conclude Laboccetta - il Sud non tornerà mai ad avere un suo ruolo anche sullo scenario nazionale". 

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