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Politica Secondigliano

VII Municipalità, intervista al candidato presidente Sassano: “Confronto costante con Palazzo San Giacomo”

Le parole del candidato in vista delle elezioni del 3 e 4 ottobre

Il 3 e il 4 ottobre Napoli andrà al voto per scegliere il nuovo sindaco e la nuova composizione del Consiglio comunale, ma anche per l’elezione dei presidenti e dei consiglieri di ogni singola Municipalità.

NapoliToday ha intervistato Vincenzo Maria Sassano, candidato presidente della VII Municipalità (Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno) per le liste che appoggiano Alessandra Clemente.

Quali sono le principali problematiche che, secondo lei, ancora attanagliano i quartieri della Municipalità?

Sono un avvocato. Insieme a mio padre, svolgiamo la professione di avvocato, da ormai quarant'anni sul territorio di Secondigliano. Così, ho avuto modo di conoscere i problemi che attanagliano il quartiere direttamente dalle persone che qui vivono e la cui qualità e bontà rimane immutata. Il quartiere, per anni, è rimasto abbandonato, per la totale assenza del governo di municipalità.

Ciò che serve ai residenti, e dunque al quartiere, è una voce. Perciò, il mio scopo è quello di ravvicinare la comunicazione e la collaborazione tra municipalità e comune. Occorre intensificare, per questa via, la presenza di polizia sul luogo, ed in secundis adottare misure di vivibilità: dalla pulizia delle strade alla tenuta dei parchi pubblici. 

Il rapporto con l’amministrazione centrale è fondamentale per le Municipalità. Cosa farà per consolidare questo rapporto?

Come dicevo, intensificare il rapporto con l'amministrazione centrale è il perno intorno al quale ruota il nostro programma. Le municipalità sono state, infatti, private quasi totalmente dei loro poteri decisionali. È di primaria importanza il confronto costante e continuo con Palazzo San Giacomo. E se Maometto non va alla montagna... Porteremo Palazzo San Giacomo in Secondigliano. È lì che, per nostro tramite, deve arrivare la voce dei cittadini.

Nel caso di elezione, quale sarà il primo provvedimento che metterà in atto?

L'obiettivo è ridare dignità ad un quartiere che è, ormai, considerato ghetto. Come già detto, muoveremo i passi da misure di miglioramento della vivibilità, intervenendo in primis su quanto il territorio già offre, per poi avviare progetti di innovazione. Non disponiamo di bacchette magiche, ma di impegno e dedizione.

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