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I cinque anni di Coppeto: "Un bilancio tra luci e ombre"

Intervista al Presidente della Quinta Municipalità: "Facciamo molto più di quello che umanamente sarebbe possibile fare con le risorse a disposizione. Questa è una Municipalità che lavora dalle 7,30 del mattino fino alle 21 della sera"

Una lunga esperienza amministrativa alle spalle per Mario Coppeto. Presidente della Circoscrizione Arenella dal 1993 al 1997, poi due mandati consecutivi da Consigliere Comunale: dal 1997 al 2001, e dal 2001 al 2006. Durante il secondo mandato ha rivestito la carica di Presidente della commissione mobilità e realizzazione parcheggi. Nel 2006 è stato eletto Presidente della Municipalità V a capo di una coalizione di centro-sinistra. Bilancio del quinquennio, cantieri e parcheggi e incompiute.

Presidente, qual è il bilancio di questi 5 anni di amministrazione, anche alla luce della nuova riforma che ha sostituito le vecchie Circoscrizioni con le Municipalità?

Come tutti i bilanci, bisogna guardare luci ed ombre. Credo sia stata una grande riforma che Napoli, come città metropolitana, aspettava. Da consigliere comunale ho contribuito alla sua realizzazione, riforma che individua le Municipalità come luogo più idoneo per assumere impegni formali nei confronti dei cittadini, sia per la partecipazione, sia per il governo dei processi. A fronte di queste luci e aspettative abbiamo avuto delle difficoltà che tuttora permangono nella devoluzione dei poteri concreti alle Municipalità, sia in termini di risorse umane che in termini di risorse economiche: e qui che vengono le dolenti note, e cioè le timidezze da parte del potere centrale a riformare quei meccanismi che potrebbero facilitare ed accelerare il decentramento, trasformando in luci le attuali ombre.

C’è qualche “incompiuta”, o qualcosa che si rammarica di non aver realizzato?

All’inizio della consiliatura ci riproponemmo, come amministrazione di centro-sinistra, di realizzare il trasferimento del grosso mercato di Antignano esterno e interno da via de Bustis a via dell’Erba, nei pressi della fermata della metropolitana di Montedonzelli. Anche se era una responsabilità dell’amministrazione comunale centrale, come municipalità ci assumemmo la responsabilità politica di tale intervento ma successivamente ci siamo resi conto che questa struttura era inidonea ad ospitare il mercato. In via dell’Erba invece è stato inaugurato un silos adibito a parcheggio multi-piano di interscambio. Il mercato quindi al momento rimarrà lì, forse verrà ristrutturato con un diverso scenario ma rimane una grande incompiuta.

Molteplici sono i cantieri presenti sul territori che partoriranno, una volta completati, opere di diversa natura ed entità. Qual è l’idea di sviluppo per il territorio dietro la realizzazione di queste opere? E la zona pedonale di via Luca Giordano che riscontri sta avendo?

I cantieri e le ZTL, zone a traffico limitato, fanno parte di processi di pianificazione generale della città. Ho avuto la fortuna di essere consigliere comunale per dieci anni e poi per cinque anni il presidente della commissione mobilità e, sui due versanti, ho seguito attivamente la genesi e la realizzazione di queste progettualità, governate dal PGTU (piano generale di traffico urbano) e dal PUP (Piano urbano parcheggi) . I cantieri cui fa riferimento stanno realizzando questi parcheggi programmati; il PGTU regolamenta invece la limitazione del traffico delle auto e la conseguente pedonalizzazione di queste aree (come l’area centrale del Vomero, cui faceva precedentemente cenno). Nel nostro territorio municipale , di circa 8 kmq, ci sono sette stazioni della metropolitana e tre funicolari: questo, stante lo sviluppo del territorio, ci ha consentito di sviluppare le ZTL in maniera più avanzata che in altre zona della città, privilegiando la pedonalità. I cantieri sono relativi ai parcheggi, che una volta realizzati, miglioreranno attraverso la razionalizzazione degli spostamenti, la vivibilità del nostro quartiere. Ad esempio, il cantiere di Largo Celebrano, adiacente all’ospedale Santobono, è già in funzione da tempo con 220 box. Tutti i cantieri aperti, una volta ultimati, miglioreranno la viabilità e quindi la vivibilità del territorio.

Il territorio di questa Municipalità ospita molteplici stazioni dell’attuale sistema di trasporti cittadino. È un crocevia sostanzialmente. In particolare rispetto alla linea 1, che collega il quartiere collinare con la zona nord, secondo lei il sistema di trasporti e collegamento tra due realtà profondamente diverse - quella medio borghese e quella delle periferie - come può mitigare tali realtà cosi differenti?

Ho sempre pensato che la metropolitana avrebbe potuto migliorare il rapporto tra quartieri diversi: non abbiamo alternative alla contaminazione planetaria, avviene attraverso la rete e non possiamo fermarla. La metropolitana aiuta ma non è certo sufficiente a risolvere questo problema: non mi hanno mai spaventato i ragazzi di Scampia che arrivano al Vomero con la metropolitana il sabato sera, la contaminazione culturale avviene stando a casa, altrimenti come potremmo fare ad affrontare l’integrazione con popolazioni che vengono dall’altra parte del mondo? La metro è stata una grande occasione di mobilità, per consentire a tutti i cittadini di spostarsi sempre meglio, anche attraverso l’efficiente organizzazione della rete Metropolitana Campana: si pensi quanto sia scellerato pensare a ridurre gli orari di funzionamento delle metro, delle funicolari o alla chiusura di alcune stazioni meno frequentate, iniziative che per il momento siamo riusciti a bloccare. L’estensione della rete di mobilità quindi è una opportunità, altro che svantaggio, come pensano alcuni…

Secondo lei, rispetto all’annoso problema rifiuti, una maggiore delega alle nuove Municipalità, nell’organizzazione e gestione della raccolta differenziata, non potrebbe costituire una svolta radicale per uscire da questa assurda situazione?


Ovviamente sì. Ritengo che le municipalità potrebbero attivare meccanismi virtuosi di partecipazione stimolando le tante esperienze delle associazioni che rappresentano antenne sociali straordinarie per sensibilizzare l'azione dei cittadini. Ritengo anche che sul piano della competenza, fermo restando le prerogative dell'azienda A.S.I.A, le municipalità potrebbero governare i processi organizzativi di tutto il processo; ciò, ovviamente con adeguate risorse finanziarie a disposizione.

Che voto darebbe al suo operato e quello dei suoi assessori?
Facciamo molto ma molto di più di quello che umanamente sarebbe possibile fare con le risorse a disposizione. Questa è una Municipalità che lavora dalle 7,30 del mattino fino alle 21 della sera, a volte mi trattengo anche oltre questo orario, affrontando tematiche non connesse alle materie delegate. Il voto numerico però non saprei darlo.


Abbiamo interpellato due consiglieri della Municipalità V per sapere da loro un giudizio sintetico sull’operato del Presidente Mario Coppeto. I due Consiglieri sono Mario Morelli dell’Italia dei Valori per la maggioranza, e Ciro Manzo del PDL per l’opposizione. La domanda per entrambi è la seguente: Come giudica l'operato del Presidente Mario Coppeto nell'arco di questi 5 anni?

Mario Morelli (Idv): I limiti di un processo di decentramento timidamente avviato con la riforma del 2005 coniugati ad una volontà verticistica della Presidenza hanno non solo limitato percorsi partecipativi a componenti sociali che non sono normalmente interlocutori delle amministrazioni, ma ancor più man mano svuotato il Consiglio delle sue prerogative a fronte di un ruolo sempre più invasivo svolto dal Presidente e dalla sua Giunta. Ciò anche in relazione ad una inconsistente azione politica esercitata dall'opposizione oscillante tra posizioni genericamente demagogiche e di incomprensibile compiacenza. L'azione dell'organismo Consiliare è divenuta sempre più asfittica tanto che sempre più frequentemente non è stato assicurato il suo formale insediamento. Sono venuti meno i principali obiettivi del programma di mandato quali ad esempio la delocalizzazione del mercatino de Bustis, il parcheggio di interscambio a via Cilea e la realizzazione di asili nido. Poi è mancata del tutto l'iniziativa dell'Assessorato alle Risorse in campi decisivi quali: legalità e sicurezza, tutela del cittadino dai raket e dall'usura, commercio, videosorveglianza.

Ciro Manzo (PDL): Al di là della stima politica e personale che nutro nei confronti del presidente Coppeto, non posso esimermi da una disamina attenta, ma fortemente critica e veritiera, nei confronti dell'operato del presidente stesso e della sua maggioranza di centro sinistra. Infatti, ad inizio consiliatura, costoro presentavano un documento di programmazione politica/amministrativa da attuare sul territorio. Ma niente è stato fatto. Tra l'altro tale documento prevedeva il trasferimento del mercatino "de Bustis" in Via dell'erba al fine di liberare le arterie stradali intorno all'ospedale pediatrico del Santobono, così come si sarebbe dovuto incrementare misure e proposte a sostegno dei commercianti, della viabilità, degli anziani e diversamente abile. Insomma, questo "parlamentino di quartiere" a guida centro sinistra è stato solo capace di adottare una misura demagogica consistente nell'allargamento dell'isola pedonale di Via Luca Giordano, aggravando così la invivibilità in termini di traffico e smog delle strade adiacenti.

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