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Legalizzazione droghe leggere e prostituzione, lotta alla camorra: le idee di de Magistris

In un'intervista a tutto tondo il sindaco partenopeo ha spiegato il suo punto di vista su numerosi argomenti della vita cittadina. Nuove stoccate a Saviano e alla Bindi. “Anni duri, ma mi ricandido”

“Credo di aver contribuito a ridare dignità e orgoglio a questa città e ai napoletani. Quando sono diventato sindaco Napoli era associata all'immondizia, nessuno voleva venire in questa città umiliata dall'emergenza rifiuti. Oggi invece c'è più consapevolezza, più partecipazione”: così il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris, intervistato da Radio Cusano Campus.

De Magistris spazia molto, tra bilanci su quanto fatto e progetti. “Sicuramente molte tra le cose che avrei voluto fare non mi sono riuscite, alcune per colpe mie, altre per l'eredità che ho trovato – ha spiegato ancora - Vorrei ricordare a tutti che quando sono diventato sindaco ho trovato una Napoli praticamente fallita". “Fare il sindaco di alcune città è complicatissimo – spiega de Magistris – Il sindaco di New York mi disse che fare il sindaco di Napoli è più complicato che farlo lì. Io sono senza soldi, c'è una differenza tra noi e Roma. Rispetto alla Capitale abbiamo avuto molti tagli e non abbiamo il Giubileo”.

Gran parte dell'intervista al sindaco ha avuto come tema la recrudescenza dei conflitti camorristici in città. De Magistris è anche tornato sulla vicenda di Rosy Bindi e di quella frase della “camorra dato costitutivo della città” che non gli è mai andata giù. Parole che “mi diedero molto fastidio – spiega il sindaco – per fortuna Mattarella qualche giorno fa ha posto fine a questa vicenda rispondendo che Napoli ha nel dna la cultura, la bellezza e il coraggio, non la camorra”. “Quello che disse la Bindi, che la camorra è elemento costitutivo di Napoli e dei napoletani, è come dire che la camorra è imbattibile, e questo è molto pericoloso”, l'idea di de Magistris.

L'ex magistrato si è anche soffermato sull'eventualità dell'invio dell'esercito a Napoli: "A noi serve ordinarietà – ha spiegato – Basta tagli agli enti locali, basterebbe dare fondi alle forze dell'ordine ordinarie, non tagliare al sociale e alla cultura come fa questo governo. I militari possono essere utili se vengono impiegati per la tutela di obiettivi sensibili ma sono assolutamente contrario alla militarizzazione dei territori”.

Qualche stoccata poi va a Roberto Saviano. “Qualsiasi opera d'arte, romanzo, film o spettacolo non deve mai essere oggetto di censura – dice il sindaco – Quando si parla di camorra e di criminalità organizzata si fa sempre bene. Penso però che come ogni opera anche d'arte c'è il diritto al dissenso o a una diversa interpretazione. Di Saviano non condivido una lettura che lui fa da lontano, mentre Napoli va vissuta quotidianamente”.

De Magistris ha anche parlando di regolamentazione della prostituzione (“Lavoriamo per creare aree cuscinetto in cui si fa mediazione e si prova a sottrarre le donne alla schiavitù”), e delle droghe leggere (“Favorevole, lo ero da magistrato e lo sono da sindaco, si sottrarrebbe tantissimo alla criminalità organizzata"). Il primo cittadino di Napoli chiude a proposito della sua candidatura alle prossime comunali. “Sono stati quattro anni durissimi ma penso di ricandidarmi – spiega – lo farò come feci quattro anni fa, in modo autonomo, cercando di parlare al mio popolo, provando a convincerlo a continuare a viaggiare sulla strada del riscatto”.

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