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I cinque anni di Principe: "Bilancio positivo con qualche rammarico"

Intervista al Presidente della Terza Municipalità: "Turismo e patrimonio culturale per il rilancio del territorio". La richiesta: "Una macchina comunale efficace per ottimizzare le risorse e realizzare gli obiettivi"

Nel 2006 Alfonso Principe fu eletto Presidente della Municipalità III comprendente i quartieri Stella e San Carlo all’Arena. A sostenerlo, una coalizione di centro-sinistra.  In questa Municipalità è partito il progetto pilota sulla raccolta differenziata, le “Municipalità vanno rafforzate” dice, e lancia l’allarme: “va urgentemente riformata la macchina amministrativa.” Il turismo e il patrimonio culturale come occasioni di rilancio del territorio. Sulla Raccolta differenziata: “passa attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e nelle scuole”.  

Presidente, qual è il bilancio di questi 5 anni di amministrazione, anche alla luce della nuova riforma che ha sostituito le vecchie Circoscrizioni con le Municipalità ?

Il problema è capire cosa si intende per bilancio e da quale punto di vista si vuole analizzare le cose. Questa è una delle municipalità che più ha lavorato in questo periodo: siamo stati i primi a realizzare la raccolta differenziata sui Colli Aminei, abbiamo avviato la campagna di sensibilizzazione nelle scuole sul tema dei rifiuti, e intrapreso iniziative culturali di grande pregio per rilanciare il rione Sanità e la collina di Capodimonte come luoghi di turismo. Ancora, abbiamo pubblicato delle guide per i turisti e realizzato il bilancio partecipativo, stilando un programma di mandato che in gran parte è stato realizzato. Ai Colli Aminei è tutto un fiorire di cantieri, interventi che hanno rivoltato come un calzino il quartiere. Abbiamo fatto cose che non si facevano da 40 anni nell’ambito della manutenzione stradale:  rifacimento del manto, marciapiedi, sottoservizi, il problema della cavità di via Nicolardi, rifacimento di via Nicolardi stessa; Stesso discorso per il Rione Sanità e per San Carlo. E ci sarà anche il terzo lotto di lavori che riguarderà via Vergini, via Sanità e la zona di S. Carlo bassa. Abbiamo lavorato sulla manutenzione delle scuole, ma il nostro bilancio finanziario è molto limitato: abbiamo circa 300.000 euro ma ben 36 edifici scolastici, ubicate presso in strutture conventuali, che necessitano di manutenzione continua: 300- 400.000 euro, che spesso servirebbero per una singola scuola. Il problema è  che noi gli interventi straordinari riusciamo a farli, ma come? Se con i miei assessori  giro per gli uffici, seguo le questioni e controllo che le cose si facciano. Sono le cose normali che non si riescono a fare perché sostanzialmente qua nessuno vuole lavorare. Questo è il male vero. Abbiamo una  macchina comunale lenta, dirigenti comunali svogliati e incapaci. Per cui una cosa che si potrebbe fare in pochi mesi si fa in due - tre anni. Avremmo bisogno di una macchina comunale efficace che ottimizza le risorse, che realizza gli obiettivi. Per spendere i soldi pubblici a disposizione dobbiamo faticare moltissimo perché si lavora in salita: noi spesso dobbiamo sostituirci per rendere efficienti i meccanismi che ingolfano e bloccano l’operatività di chi vuole spendere, presto e bene i soldi della collettività. Se lei mi chiede un giudizio sull’istituzione della Municipalità è positivo, sono uno straordinario strumento per rispondere alle esigenze del territorio ma vanno rafforzate e potenziate e sostenute con risorse: il Comune di Roma spende 120 milioni di euro per le Municipalità, noi abbiamo un bilancio di due milioni di euro (Napoli ha dieci municipalità, Roma 20 ndr) di cui1 milione e trecentomila serve alla refezione scolastica. Con ciò resta dobbiamo fare la manutenzione delle strade, del verde pubblico, delle scuole, manutenzione immobili comunali, arredo urbano, il personale e i servizi della Municipalità, e si renderà ben conto delle enormi difficoltà. Nonostante tutto, credo di aver fatto molto. Un dirigente comunale prende 3500 euro al mese ma non può lavorare dalla 9,30 e se ne va alle 14, non si vede in nessun posto al mondo; un operaio prende 1000 euro e non lavora le sue ore; il Presidente della municipalità prende 780 euro al mese. Spesso ho dovuto chiamare i carabinieri per intervenire su questa piaga, ma non è normale: chi è preposto al funzionamento e al controllo della macchina municipale dovrebbero colpire tali anomalie allo scopo di organizzare il corretto funzionamento della municipalità.

 C’è qualche “incompiuta”, o qualcosa che si rammarica di non aver realizzato ?

Non siamo riusciti a realizzare la nuova sede della Municipalità in Villa De Luca, una villa settecentesca avuta in assegnazione dal Comune. Un altro rammarico è l’insediamento universitario, una sede distaccata di Architettura a Piazza Miracoli, alla Sanità. Abbiamo anche sostenuto battaglie, manifestazioni, ma spero si possa realizzare in seguito. Poi in cantiere ci sono ancora l’apertura di una struttura geodetica, un campetto giochi a piazzetta Stella, l’apertura di una caserma dei carabinieri e varie altre iniziative in cantiere che spero potranno essere realizzate, in continuità con quanto da noi programmato. Su tutto ritengo che il governo del territorio passi attraverso il governo decentrato che va rafforzato.

Con riferimento alle grandi arterie, come via S.Teresa, ci sono lamentele da parte dei cittadini di uno scarso presidio da parte dei vigili urbani….

In realtà ci sono quattro grandi arterie che attraversano la municipalità: corso s.Teresa, via Foria, Calata Capodichino e viale Colli Aminei: di questi, i primi due (a traffico più intenso) sono presidiati dai vigili urbani mentre gli altri sono presidiati in modo meno continuativo. Sono assi su cui arrivano tutte le auto da nord e da est  verso il centro di Napoli, progettati nell’Ottocento, ai tempi in cui c’erano le carrozze… Di una cosa sono convinto: il completamento della metropolitana determinerà un decongestionamento del traffico privato con una diminuzione del traffico oggi così caotico. 

Questa Municipalità si può considerare uno ‘scrigno’ dal punto di vista del patrimonio culturale. Il Museo Archeologico, Capodimonte, la Sanità. Ma come conciliare l’afflusso di turisti che si spera di accogliere con l’emergenza sociale che vive ad esempio un quartiere come la Sanità?

Queste devono essere occasioni di sviluppo per il territorio. Per questo penso siano positive iniziative come l’Università, un presidio dei vigili urbani alla Sanità, occasioni di rilancio per l’intero quartiere. A breve apriremo anche un info-point per i turisti in piazza Vergini che, unitamente ad un’ intervento di riqualificazione della piazza stessa, andrà a migliorare la vivibilità e a sensibilizzare i cittadini. Le attività culturali storiche ed il turismo sono occasioni per creare lavoro e sviluppo.

Secondo Lei, rispetto all’annoso problema rifiuti, una maggiore delega alle nuove Municipalità, nell’organizzazione e gestione della raccolta differenziata, non potrebbe costituire una svolta radicale per uscire da questa assurda situazione ?

Certamente, ma il problema è uno solo: il potere nessuno te lo dà. Le strutture centrali non hanno alcuna intenzione di cedere potere a quelle decentrate: i burocrati di Palazzo S.Giacomo sono fortemente contrari a questo decentramento. Il direttore generale del Comune  Mossetti lo dice chiaramente che è contrario a rafforzare il ruolo delle Municipalità. Si sostiene che il Comune di Napoli non era  pronto a creare questo decentramento. Il potere non si ha gratis, si conquista battagliando.

Che voto darebbe al suo operato e quello dei suoi Assessori?

Il voto lo danno gli altri, non io.

Ha intenzione di ricandidarsi come Presidente, alle prossime Elezioni Amministrative ?

Questo facciamolo decidere ai cittadini…

Quindi si ricandiderà…

Penso di sì.

 

Abbiamo interpellato due consiglieri della Municipalità III, uno di maggioranza e uno di opposizione, per sapere da loro un giudizio sull’operato del Presidente Alfonso Principe. I due Consiglieri sono Pasquale Sarnacchiaro (presidente della commissione lavori pubblici) per la maggioranza, e Antonino Scalesse , Capogruppo del PDL in Consiglio Municipale.

La domanda per entrambi è la seguente: Come giudica l'operato del Presidente Alfonso Principe nell'arco di questi 5 anni ? 

Pasquale Sarnacchiaro (gruppo misto): La riforma delle Municipalità è partita con questa consiliatura e da parte di tutti i cittadini napoletani c’era una grande speranza:  che finalmente le istituzioni si avvicinassero ai cittadini. Questa speranza è stata in larga misura disattesa, soprattutto a causa di un Comune che con grande riluttanza e lentezza ha proceduto nel trasferimento dei poteri e soprattutto delle risorse materiali ed umane dal Comune alle Municipalità. Ciò ha condizionato fortemente i risultati della consiliatura della III Municipalità che, per una buona metà, è trascorsa senza i dirigenti responsabili dei servizi. Ciò premesso, mi sento di dire che il risultato del quinquennio è complessivamente più che sufficiente, in particolare direi soddisfacente per quanto concerne i lavori pubblici fatti soprattutto nella parte alta della Municipalità. Inoltre sono state realizzate ben tre guide - sulla Sanità, su Capodimonte e sull’intera Municipalità – c’è stata l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta e l’istallazione di telecamere per la videosorveglianza. Meno positivi sono stati invece i risultati per quanto concerne la riqualificazione delle scuole e della sede Municipale e tutto ciò che concerne il controllo del territorio,  ivi compresi i dispositivi di traffico.

Antonino Scalesse (PDL): L'operato del Presidente Principe non ha prodotto quel cambiamento che i cittadini del quartiere si aspettavano, anche a causa dello scarso impegno sia amministrativo che politico messo in campo sia  dalla Giunta municipale da lui scelta che dalla maggioranza di centrosinistra eletta dal popolo che avrebbe dovuto sostenerlo. Basti pensare che già dalla prima delibera sul regolamento interno dovette ricorrere ai voti del centrodestra, sottoscritto compreso. Inoltre, nel corso dei cinque anni, tutte le opere realizzate sono state approvate in consiglio municipale come atto dovuto e di responsabilità politica dai consiglieri dello schieramento di centrodestra . Quindi, pur essendo una persona perbene, non ha avuto quelle capacità politico - gestionali che gli consentissero un amalgama fra tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione , al fine di una buona governabilità della Municipalità.

Foto: Bigol Press Agency

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