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Interrogazione dei Cinque stelle in Parlamento: “Sono degli ignoranti”

Il sindaco de Magistris all'attacco: “Dovrebbero sapere che i Comuni non si possono commissariare”

"Una pagina vergognosa di chi ha preso voti al Sud per rappresentare nel Paese un Sud diverso. Io credo che questa interrogazione sia una vergogna democratica che forse nemmeno Mussolini si sarebbe sognato di mettere in atto. Cioè l'idea di commissariare un comune eletto direttamente dal popolo che rappresenta l'orgoglio del Mezzogiorno, che in otto anni ha fatto tanto". Luigi de Magistris non ci sta e risponde con durezza all'iniziativa dei 58 senatori del M5s che in un'interrogazione, primo firmatario il senatore partenopeo Vincenzo Presutto, chiedono l'intervento della Prefettura e della Corte dei Conti per commissariare il capoluogo partenopeo.  

"A parte l'ignoranza - ha detto il sindaco in riferimento ai Cinquestelle - perché dovrebbero sapere che i Comuni non si possono commissariare. Faranno apparire Salvini come un democratico perché dovrà dire mi volete scavalcare a destra. Credo stiano veramente alla frutta, e forse il 16% per loro è un risultato ancora molto alto. Ma per me tutto questo è un orgoglio". "E` triste - ha rincarato la dose de Magistris rispondendo ai giornalisti prima di consegnare la cittadinanza onoraria a Gianni Minà - è triste, perché ci siamo salvati e nonostante i governi abbiamo messo a posto i conti. Vorrei ricordare che Presutto è uno di quelli che a fine anno ha fatto passare degli emendamenti sulla riduzione delle anticipazioni di tesoreria che stavano per far fallire il comune di Napoli per cui se metto insieme le due cose vuol dire che è un obiettivo istituzionale che si è messo in testa insieme ad altri. E non parlo del Pd per carità di patria".  

"Sono assolutamente orgoglioso - ha rimarcato de Magistris - di essere politicamente accerchiato in questo modo. Credo però che avendo io tenuto stretto il mio capo di gabinetto Auricchio e il vicesindaco con cui lavorava Presutto e nonostante io l`abbia difeso mi dicevano veramente che era inconcludente e incapace, credo che il caldo di queste ore avendo salvato io anche Daniele, Nino Daniele, e anche Gaeta, le olive di Gaeta, il Presutto sia diventato cotto. Quindi - ha concluso de Magistris - aspettiamo solamente che passi l'ondata di calore per carità di Patria, pensassero al Paese, agli enti locali e un pò a Roma, che noi ci salviamo da soli".

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