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Politica Marano di napoli / Traversa Domenico di Somma

Parlamentari di SEL incontrano i comitati: "Fronte comune contro l'inceneritore di Giugliano"

Martedì 3 settembre alle ore 18 presso il Circolo I Maggio di Marano, incontro con gli attivisti dell'area a nord di Napoli ed i circoli territoriali

I circoli di Sinistra Ecologia e Libertà dell’area a nord di Napoli e a sud di Caserta hanno convocato i propri parlamentari affinché "un’azione efficace contro l’inceneritore di Giugliano si possa costruita dal basso, insieme ai comitati civici".

Martedì 3 settembre alle ore 18 presso il Circolo I Maggio di SEL Marano (via Domenico di Somma, 30), i parlamentari incontreranno gli attivisti dell’area a Nord di Napoli ed i circoli territoriali.

"L’area a nord di Napoli ed il sud di Caserta - spiega Stefania Fanelli, responsabile ambiente coordinamento provinciale federazione SEL - hanno pagato un prezzo troppo alto in termini di salute pubblica e per le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nella gestione dei rifiuti.

Arturo Scotto , deputato di Sinistra Ecologia Libertà, dichiara: ”L'inceneritore a Giugliano sembra l'esercizio di una vendetta da parte di uno Stato che ha trasformato un intero territorio in una pattumiera permanente. Anziché bonificare, si insiste per condannare un'area di decine di migliaia di persone a mantenere una vocazione ben precisa: discariche e inceneritori,inceneritori e discariche. Per questo non posso non stare dalla parte dei cittadini che oggi protestano per il diritto alla salute e se dovesse essere necessario ricorrerò anche alla Corte Europea per denunciare il perpetuarsi dei continui attentati alla salute dei cittadini nei territori vicini al sito in questione

Peppe De Cristofaro, senatore Campania SEL ha dichiarato durante l’assemblea pubblica che si è tenuta il 26 agosto a piazza Matteotti a Giugliano ”la questione di Giugliano e dell’intera area a Nord di Napoli e Sud di Caserta , deve diventare una questione nazionale. Noi continueremo la nostra battaglia istituzionale, avviaremo una grande discussione nazionale ma la possiamo vincere questa battaglia se ci sentiamo tutti parte di un unico grande comitato senza simboli e bandiere. Ricordo che durante gli scontri ad Acerra eravamo individuati solo come quelli dei no, tutt’altro in questi anni i cittadini hanno sviluppato una grande consapevolezza e sono tanti i SI che si dicono per una gestione diversa”

"Noi non arretreremo di un passo, nel sostenere le comunità in lotta nel sostenere politiche differenti. Politiche che siano alternative a discariche ed inceneritori che tutelino la salute pubblica e che sviluppino una diversa idea di territorio. Crediamo sia fondamentale costruire l’intera filiera affinché ci siano ricadute occupazionali sui territori. Le vecchie ricette hanno miseramente fallito portando alla morte i nostri territori arricchendo le tasche della criminalità organizzata" conclude Fanelli.
 

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