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Gomorra IV, il consigliere municipale dice 'no' alla serie tv: "Basta lucrare su Napoli"

A NapoliToday parla Antonio Napolitano, consigliere di IV municipalità, che con un atto ha chiesto all'ufficio cinema di impedire le riprese sul territorio: "Buttano spazzatura su Napoli, non rappresentano la realtà. Qui c'è gente che lotta"

Ha creato intenso dibattito, nei giorni scorsi, la decisione della commissione politiche sociali della IV municipalità napoletana - presieduta dal consigliere Mario Maggio - di 'vietare le riprese' della quarta stagione di Gomorra nei confini municipali (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Zona industriale). In realtà non si tratta di un rifiuto ma di un parere negativo, visto che l'autorizzazione spetta all'Ufficio Cinema del Comune di Napoli. "Una posizione noi comunque l'abbiamo presa", spiega a NapoliToday il consigliere municipale e vice presidente della suddetta commissione, Antonio Napolitano. "Ho proposto questo atto che è stato inviato all'ufficio cinema del Comune", spiega. "Purtroppo non è passato all'unanimità perché molti consiglieri non vogliono schierarsi su questa cosa, ma è stato comunque approvato dalla maggioranza. Ora tocca all'Ufficio cinema: noi non abbiamo parere vincolante ma intanto abbiamo detto la nostra, sperando anche di sollevare un dibattito. Non ho il potere di bloccare una produzione Sky ma ho detto la mia e con me altri consiglieri. Poi se all'amministrazione de Magistris il nostro parere non interessa, facciano come vogliono". 

Un rifiuto che è ben motivato da Napolitano: "La tv è ancora un modello educativo, e quella serie non rappresenta la realtà. Pizzo, sparatorie, bella vita, morti ammazzati senza alcuna giustizia. La prima serie poteva ancora essere classificata come 'grido d'aiuto', ma seconda e terza mi sembrano solo un modo di lucrare buttando spazzatura sulla nostra città. A Napoli c'è gente che combatte la camorra, gente che fa cultura, la nostra città è ricca di saperi, ma se uno vede Gomorra sembra che in questa metropoli siano tutti armati, e che ci siano morti ammazzati ogni giorno". Secondo Napolitano (e non è il solo) Gomorra ha creato un corto circuito: trae ispirazione da fatti di cronaca e al tempo stesso genera spirito d'emulazione creando nuovi filoni criminali. "Credo che i fatti di cronaca delle ultime settimane, quelli legati alla violenza criminale giovanile delle cosiddette baby gang, traggano ispirazione da quei modelli lì. I ragazzi in molti quartieri non hanno un campo di pallone, i genitori sono cresciuti a loro volta in contesti difficili, probabilmente alle prese col precariato e con sempre meno tempo da dedicare ai figli, la scuola che non fa educazione civica, le chiese che non sono più un riferimento: può capitare che alcuni ragazzini attingano dalla tv". Ora la palla passa all'Ufficio Cinema, che dovrà decidere se recepire le rimostranze della quarta municipalità o contromotivare un assenso alle riprese (nonostante anche il sindaco, in passato, si sia schierato contro la fiction record d'ascolti). 

(in foto il consigliere della IV municipalità Antonio Napolitano)

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