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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

De Mita si dimette: "Giunta incomprensibile". Dissidio sulle Asl

Nella riunione di ieri sera, il vice di Caldoro aveva votato le nomine Asl definendole un pacchetto chiuso abbandonando la stanza furioso. Ad agosto i primi malumori

Dimnissione per il vicepresidente della giunta Caldoro, Giuseppe De Mita, esponente dell'Udc. La rottura è legata alle nomine delle aziende sanitarie con le quali De Mita era in forte disaccordo. La spaccatura, in atto già da mesi, si sarebbe consumata inizialente con il collega di giunta e di partito Pasquale Sommese. Nella riunione di ieri sera, De Mita ha votato le nomine Asl definendole un pacchetto chiuso e poi ha abbandonato la stanza furioso, rassegnando le dimissioni. Ad agosto i primi malumori: in occasione della riforma della macchina amministrativa regionale, il vice di Caldoro si era astenuto dal voto.

Le dimissioni sono state formalizzate questa mattina con una lettera inviata al protocollo. Come si legge in una nota: "Comunicando le mie dimissioni nella riunione di giunta di ieri sera, ho chiesto al presidente Caldoro di confermare o smentire ai colleghi se nelle nostre discussioni di questi mesi gli abbia sempre posto questioni sui criteri e gli indirizzi generali dell’amministrazione e non abbia mai impostato i rapporti in termini di pretese e di nomine, ricevendone conferma dal presidente. Per questa ragione non ho alcun imbarazzo ad affrontare la accidentale coincidenza tra le mie dimissioni e le deliberazioni sulle nomine della sanità, perché il dissenso, espresso evidentemente non a titolo personale, ma anche nella responsabilità di rappresentante dell’Udc, ha una radice non contingente e le dimissioni sono la conseguenza di una serie di episodi".

Quali? "L’assenza dai lavori della giunta per oltre un mese, prima della scorsa estate, a causa di un incomprensibile amletismo sui Piani Attuativi delle Asl, specie in alcune aree interne, a causa di una incerta linea sulla spesa dei fondi comunitari, la imbarazzante vicenda del parziale definanziamento dei fondi Poin e la totale indeterminatezza nello svolgimento dei lavori di giunta".

Sulla giunta, infine: "Ci sono atteggiamenti e modi di agire che danno qualità allo stare insieme, che rendono un rapporto di collaborazione non evanescente e lontano dall’amara sensazione della finzione; e le cose che si sono verificate hanno determinato una lacerazione non banale sotto il profilo dei rapporti tra partiti alleati, sotto il profilo istituzionale e, per quello che di questi tempi può valere, sotto il profilo personale. Tutto ciò ora esige chiarezza".

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