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Giorgio Napolitano in città: Napoli diventa capitale europea

Per il Capo dello Stato visita di due giorni: summit con il tedesco Joachim Gauck e il polacco Bronislaw Komorowski, poi l'incontro a Palazzo San Giacomo con la fidanzata e i parenti di Lino Romano

Il presidente della Repubblica è a Napoli. Per Giorgio Napolitano, un'agenda fitta di incontri e appuntamenti. Si comincia da Villa Rosebery, dove il capo dello Stato è giunto ieri sera e a breve riceverà il presidente della Repubblica Federale di Germania, Joachim Gauck, e il presidente della Repubblica di Polonia, Bronislaw Komorowski. Al centro del confronto i delicati temi del futuro dell’Europa e le prospettive del processo di integrazione tra gli Stati membri e tra quelli che aspirano a far parte dell’area euro.

Nel pomeriggio, a Palazzo Reale, l’incontro con gli studenti universitari, organizzato dalle Fondazioni Adenauer-Italia e Mezzogiorno Europa.

Domani invece Napolitano, Gauck e Komorowski saranno a Villa Ruffo per scoprire una targa commemorativa dedicata a Gustaw Herling-Grudzinski, lo scrittore polacco - marito di Lidia Croce - morto a Napoli nel 2000. Successivamente, a Palazzo Filomarino, saranno ricordati il 60° anniversario della scomparsa di Benedetto Croce e il 65° anniversario dell’attività dell’Istituto italiano per gli studi storici.

Il capo dello Stato incontrerà nelle prossime ore anche Rosanna Ferrigno, fidanzata di Pasquale Romano, il giovane ucciso un mese fa per errore dai killer della camorra durante un raid. La ragazza aveva espresso nei giorni scorsi il desiderio di poter parlare con Napolitano. "È una persona molto autorevole, l’ho sempre considerato vicino a me, anche se non lo conosco, e fin dal tempo della sua nomina. La sua storia personale mi appassiona molto. Lui è la persona giusta per fare un discorso che non riguarda solo Napoli, ma tutta l’Italia. Napoli si deve liberare e il presidente ci può dare una mano. Facendo un discorso chiaro a tutti. Napoli non è la camorra e non è solo camorra. La camorra sta ovunque, in tutta Italia e quello che è capitato a me e a Lino può capitare a chiunque. Napoli si deve liberare perché se si libera Napoli si libera tutto il Paese".

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