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G20, a Napoli sottoscritto accordo su clima ed energia che punta a Cop26

Nel documento finale, sottoscritto dai ministri dell'Ambiente e dell'Energia dei grandi Paesi della Terra, vengono riaffermati gli impegni dell'Accordo di Parigi

E' stato approvato a Napoli l'accordo sul clima ed energia nel corso della seconda e ultima giornata dei lavori del G20. E' quanto annunciato dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani nella conferenza stampa di chiusura dei lavori.

Tutti i Paesi, da Cina a India, a Stati Uniti, Russia e paesi Europei, hanno concordato che, soprattutto dopo la fase pandemica, la transizione energetica verso le energie rinnovabili sono uno strumento per la crescita socio-economica inclusiva e veloce, la creazione di posti di lavoro e deve essere una transizione giusta che non lascia nessuno indietro.

Nel documento finale, sottoscritto dai ministri dell'Ambiente e dell'Energia dei grandi Paesi della Terra, vengono riaffermati gli impegni dell'Accordo di Parigi come il faro vincolante che dovrà condurre fino a Glasgow, dove si svolgerà, a novembre, la COP 26. Obiettivo comune è mantenere la temperatura ben al di sotto dei 2 gradi e a proseguire gli sforzi per limitarla a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali. I Paesi del G20 concordano, inoltre, nell'aumentare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo affinché nessuno resti indietro. 

Faro acceso sulla transizione energetica con un impegno preciso sulla cooperazione nell'impiego e nella diffusione di tecnologie rinnovabili, necessari alla transizione e strumento essenziale per promuovere e realizzare l'Accordo di Parigi. Gli impatti del cambiamento climatico sono già stati sperimentati in tutto il mondo, dimostrando la necessità di implementare le azioni di adattamento.

L'efficienza energetica ha un ruolo chiave per la riduzione dei gas serra e e la promozione della crescita economica sostenibile. È opportuno agire su efficienza, modelli di produzione e consumo sostenibili e circolarità, consapevoli che nessun singolo carburante o tecnologia da solo può consentire all'intero settore energetico di ridurre le emissioni di GHG. Perno dell'economia energetica del futuro è l'idrogeno, in chiave della riduzione delle emissioni soprattutto nei settori difficili da abbattere. Si riconosce la necessità di continuare a investire per le tecnologie rinnovabili, insieme alla riduzione dell'uso del metano, e di procedere spediti verso la riduzione della povertà energetica. Anche Russia e Cina si sono impegnate a eliminare gradualmente la produzione di energia dal carbone. 

Le città sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e, contemporaneamente, possono essere attori importantissimi nelle azioni di mitigazione. Per questo si favorisce, e incoraggia, azioni di governo che contemplino una collaborazione attiva e continua con le città e le aree metropolitane. In questa chiave sono importanti le iniziative dal basso verso l'alto come il Patto globale dei sindaci, il C40. Viene riconosciuta anche l'importanza di vivere in armonia con la natura, costruire la resilienza e accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra. Nell'ambito della mobilità si ribadisce l'urgente necessità di promuovere una mobilità sostenibile e conveniente, comprese tutte le relative infrastrutture, tenendo conto dell'analisi dell'intero ciclo di vita per raggiungere l' obiettivo a lungo termine dell'Accordo di Parigi. 

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