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Fusione Sapna-Asia, Tar del Lazio: "Nulla da sospendere"

Il TAR del Lazio ritiene che non ci sia nulla da sospendere nel ricorso 6450-2015 con il quale la Città Metropolitana di Napoli ha impugnato, con richiesta di sospensiva, la nota dell'Autorità Nazionale Anticorruzione

Il TAR del Lazio ritiene che non ci sia nulla da sospendere nel ricorso 6450-2015 con il quale la Città Metropolitana di Napoli ha impugnato, con richiesta di sospensiva, la nota dell'Autorità Nazionale Anticorruzione recante un'interpretazione sull'incarico di amministratore di Sapna a Raffaele Del Giudice.

L'impugnativa è stata proposta anche al fine di verificare ed escludere che dall'incerta natura della nota dell'ANAC, potessero discendere conseguenze negative (se avente natura di sanzione o provvedimento, ne sarebbe derivata l'interdizione al conferimento di altri incarichi per 3 mesi) in capo al legale rappresentante della Città Metropolitana.

Con ordinanza, il TAR Lazio Roma, nel pronunciarsi sulla sola richiesta di sospensiva, ha respinto tale domanda “rilevata l'assenza di un pregiudizio grave e irreparabile discendente all'interessata dall'atto gravato, trattandosi di mero parere reso dall'ANAC”.

Il Giudice Amministrativo è giunto a tale (provvisorio) convincimento anche alla luce delle affermazioni dell'Avvocatura dello Stato (costituita a difesa dell'ANAC), secondo la quale l'atto in questione è un mero parere, privo di efficacia provvedimentale e/o, comunque lesiva.

“Si tratta di una bella soddisfazione – ha commentato il sindaco metropolitano Luigi de Magistris – perché evidenzia la nostra correttezza sulla Sapna. Se non avessimo presentato ricorso si sarebbe conclamata un’ennesima ingiustizia”.

“Per due mesi - ha concluso de Magistris - si è fatto intendere che avessi commesso un errore nominando lo stesso amministratore, a costo zero e a titolo gratuito, verso la fusione di Sapna e Asia e la creazione di un'unica grande azienda pubblica di igiene urbana e rifiuti, mentre si trattava di un’azione da noi condotta nel solco dell’anticorruzione, della trasparenza e della lotta alle infiltrazioni mafiose nel settore dei rifiuti”.

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