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La crisi

Forza Italia si spacca sulle candidature: la rabbia dei big campani esclusi

Non è escluso l'appoggio al Terzo Polo. In molti stanno abbandonando il partito

Forza Italia si spacca sulle liste e in Campania sono diversi i big non candidati che hanno deciso di lasciare il partito. Nel corso di una conferenza stampa diversi elementi storici del partito hanno deciso di aprire una crisi all'interno della compagine forzista. "Il malessere in Forza Italia non lo scopriamo oggi, si trascina dalle ultime Europee. Perché noi in Forza Italia Campania abbiamo deciso di operare in una certa maniera fino a questo momento? Proprio nell'ottica di un interesse nei confronti della comunità e di un partito, per cercare di creare l'unità per poter affrontare al meglio una campagna elettorale importante e che doveva segnare il ritorno del centrodestra alla guida del Paese e portare avanti le istanze, i programmi e i nostri progetti". Così il senatore azzurro Domenico De Siano a margine di una conferenza stampa a Napoli. "Stiamo ancora aspettando di sapere - attacca - le ragioni per le quali sono stati esclusi parlamentari che risultano essere tra i più presenti nella legislatura, che si sono sempre allineati alle direttive del partito nazionale, non sono inquisiti, non hanno problemi con la giustizia, storicamente sono legati al territorio. Una telefonata almeno per spiegare il criterio dell'esclusione, invece non l'abbiamo avuta. È palese la volontà di Forza Italia di non volerci più".

"Oggi abbiamo convocato questa conferenza per fare ulteriore chiarezza rispetto a quello che riteniamo un comportamento che non va negli interessi di coloro che credono nei valori e nei principi che Forza Italia ha portato avanti negli anni. Non condividiamo il metodo che ha portato alla formazione delle liste. Non è stato questo il metodo adottato cinque anni fa". Così ha continuato De Siano durante l'incontro con la stampa all'hotel Mediterraneo di Napoli. "Quando si fanno le liste - prosegue - ci sono una serie di difficoltà da affrontare, ma noi la volta scorsa coinvolgemmo il territorio, i coordinamenti provinciali, i parlamentari uscenti e garantimmo al territorio la rappresentatività, cosa che leggendo i candidati questa volta non è stato fatto. Il tavolo nazionale era composto dai capigruppo di Camera e Senato, dal coordinatore nazionale Tajani e a volte era presente Berlusconi, a volte la sua compagna, l'onorevole Fascina. Poi - conclude De Siano - se abbiano fatto riferimento ai coordinatori regionali non lo so".

"Si è costruito una sorta di club dove ci sono gli iscritti candidati alle prossime elezioni politiche. Sono tanti anni che sono in politica - ha aggiunto - e guardando i nomi di alcuni dei candidati in Campania, potranno essere i più bravi, io non li conosco, non so chi siano, non li ho mai sentiti nominare. Quale è stata la logica che ha portato i responsabili a formare le liste? Quella del merito, dell'appartenenza al territorio, della forza elettorale? Forse quella dell'appartenenza a un club".

"Ora organizzeremo degli incontri con i sostenitori, gli amministratori, i rappresentanti del territorio e gli amici di tutte le province, con i quali ci siamo confrontati e con i quali collegialmente, come abbiamo sempre fatto, matureremo delle decisioni condivise. Sono passate solo 72 ore, fino alla vigilia le rassicurazioni e le indicazioni erano di altro tipo, le risposte del territorio sono arrivate, dunque siamo convinti che dobbiamo continuare a interpretare un sentimento e una volontà di impegno nell'azione politica al servizio degli stessi valori, i valori della libertà e della giustizia e della democrazia che hanno animato e sostenuto tutta la nostra militanza politica". Così il deputato di Forza Italia Carlo Sarro, a margine della conferenza convocata a Napoli per spiegare i malumori sulla composizione delle liste da parte del partito, rispondendo sulla possibilità di dare appoggio al Terzo polo. "Ci stiamo confrontando con tutti e - spiega - stiamo chiedendo a tutti di compiere scelte in piena autonomia senza alcuna forma di condizionamento, proprio perché vogliamo che sia un processo che maturi autonomamente e maturi soprattutto sulla base di una convinzione e di una determinazione personale. Riteniamo che di fronte a questo silenzio, che rende ancora più incomprensibile quanto accaduto, non ci siano più le condizioni di agibilità politica per continuare a militare in Forza Italia". 

"È una fase di riflessione. Ci rivedremo con Iris Savastano per fare il punto della situazione. Quello che è stato fatto dal coordinamento è stato un obbrobrio. La settimana prossima poi daremo comunicazione ai nostri elettori sul da farsi per le prossime elezioni. Oggi non mi sento di dire di votare Forza Italia". Lo ha detto il consigliere comunale azzurro di Napoli, Salvatore Guangi, intervenuto telefonicamente alla conferenza stampa indetta da alcuni esponenti di Forza Italia dopo l'esclusione dalle liste per le prossime elezioni politiche.

In serata anche Nando Federico, Lucia Sciesa e Lucia Tranchese, rispettivamente capogruppo e consigliere comunali di Forza Italia di Ottaviano (Napoli) - carica ricoperta fino alla data dello scioglimento del Comune napoletano - lasciano il partito per dissenso dalla linea politica del nuovo coordinamento regionale. Le dimissioni dei consiglieri seguono quelle del primo cittadino Luca Capasso.

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