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Manifestazione "Fiumeinpiena", il sindaco di Afragola dice no a de Magistris

Invitato dal sindaco partenopeo al corteo del 16 sulla Terra dei Fuochi, Domenico Tuccillo rifiuta: "Non schermiamo i fallimenti delle amministrazioni con le bandiere dei movimenti"

Il sindaco di Afragola scriva a de Magistris, rispedendo al mittente l'invito di marciare insieme per la manifestazione sulla Terra dei Fuochi “Fiumeinpiena” in programma il 16. “Caro de Magistris, dopo la tua comunicazione che invita tutti noi sindaci della provincia di Napoli a partecipare alla manifestazione di sabato 16 per la terra dei fuochi mi sono persuaso definitivamente della opportunità di non prendervi parte – scrive Domenico Tuccillo – La legittima protesta dei cittadini di fronte a questo disastro annunciato, non può essere, a mio parere, l'ennesima occasione per confondere ruoli e responsabilità”.

A giudizio di Tuccillo “le bandiere agitate dai movimenti possono essere lo schermo dietro il quale rifugiarsi per cercare riparo dai propri fallimenti”, perché “il fenomeno dei roghi e degli sversamenti abusivi che ha assunto caratteri macroscopici nel nostro territorio, non è altro, infatti, che l'altra faccia della medaglia di una incapacità della politica e delle istituzioni a dare una risposta efficace al problema della gestione dei rifiuti e del controllo del territorio”.

Il sindaco di Afragola ritiene che è mancata la risposta “da parte di chi ha amministrato negli anni passati, ma che non ha fatto registrare risultati significativi, tranne lodevoli eccezioni, neanche da chi ha assunto più di recente responsabilità nel governo delle maggiori istituzioni locali della nostra regione. Abbiamo ascoltato molti annunci roboanti a cui però non sono seguiti risultati concreti e abbiamo ascoltato molti proclami ideologici che hanno impedito la realizzazione di una più efficace e moderna rete impiantistica di cui, come appare ormai chiaro a chiunque sia dotato di un po' di buon senso, non è in alcun modo possibile fare a meno”.
Il disastro ambientale e la protesta, osserva poi Tuccillo, “richiederebbero forse a tutti noi, rappresentanti di istituzioni da tempo corrose nella loro credibilità, un momento di ripensamento più meditato sia sulle scelte fatte sinora sia sulle strategie da mettere in campo, piuttosto che una troppo facile e salvifica adesione alla piattaforma dei movimenti”.

“Mi auguro perciò che, dopo l'iniziativa di sabato, che gli stessi promotori mi sembra vogliono preservare dall'invadenza della politica, troveremo anche il tempo per cimentarci (in vista peraltro della costituenda città metropolitana!) - conclude Tuccillo - sul terreno più impervio e più scomodo che compete agli amministratori pubblici: quello della ricerca delle soluzioni da dare ai problemi e quello dell'assunzione delle proprie responsabilità. Occorrerà provare a sciogliere, anziché rendere ancora più intricato, quel groviglio di contraddizioni in cui, come in una spirale distruttiva e autolesionista, sembra avvitarsi giorno dopo giorno, senza vie d'uscita, il destino della nostra comunità, e dal quale invece bisogna liberarsi mettendo in discussione comode certezze e verità precostituite”.

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