Elezioni a Quarto, esclusi quasi tutti i partiti: la decisione del Consiglio di Stato

Le amministrative a Quarto saranno un caso unico nel Paese: sulle schede elettorali non ci saranno Pd, Sel, Udc, Centro Democratico, Ncd, Fratelli d'Italia ed una lista civica (Quartopuntozero), esclusi dal Consiglio di Stato dopo un ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle.

"Troppo spesso – scrive Roberto Fico, membro del direttorio del M5S, sul proprio profilo facebook – i partiti con la presentazione delle liste hanno fatto ciò che volevano in ogni luogo del Paese. Questa sentenza è storica, e riafferma finalmente un principio di legalità nel primo atto che si fa per potersi candidare e se non si rispettano le regole è giusto restare fuori". Non ancora rese note le motivazioni. Fico spiega che tra le irregolarità denunciate c’era “la presenza di un certificatore che non era residente a Quarto ma a Pozzuoli”.

Cosa resta sulle schede? Quattro candidati, delle liste civiche, i pentastellati. Esclusi anche numerosi candidati a sindaco: il democratico Francesco Dinacci, Giuseppe Martusciello per FdI, Mario Bramante per l'Ncd.

Nel Pd c’è chi parla di “democrazia mutilata”,mentre Forza Italia di fatto è fuori per scelta propria: la segreteria regionale del partito non ha concesso il simbolo ai due aspiranti sindaci Francesco e Gabriele Di Criscio. Cugini in guerra, uno dei quali – Francesco – ha abbandonato il giorno prima della presentazione delle liste. Gabriele invece sarà uno dei quattro, con il simbolo (a richiamare quello di Forza Italia) "Forza Gabriele”. Unico simbolo nazionale sarà quello del M5S con la candidata Rosa Capuozzo, mentre completano la rosa dei candidati Luigi Rossi (avvocato e presidente del Comitato anti-discarica del Castagnaro) sostenuto dalla lista “Protagonismo sociale”, e Giovanni Santoro con la lista “Uniti per Quarto”.