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Letta agli Scavi di Pompei: “Il reddito di cittadinanza resterà ma va modificato”

Il leader del Pd ha confermato che resta nel programma della sinistra

"Questi ultimi quattro giorni di campagna elettorale sono tutti sul tema del lavoro". Così il segretario del Pd Enrico Letta a margine di una visita agli scavi di Pompei. "Qui oggi parliamo di lavoro attraverso la valorizzazione della cultura e del turismo, da Pompei. Lavoro nel Sud - spiega - con il nostro progetto di detassazione e decontribuzione per il lavoro degli under 35 e l'eliminazione dei finti stage per evitare che un giovane italiano debba sempre cominciare con uno stage ma cominci con un lavoro vero.

Poi il grande piano legato alla pubblica amministrazione: nel nostro Paese arrivano oggi i soldi del Pnrr e quei soldi purtroppo fanno gola alla criminalità. Noi dobbiamo avere una pubblica amministrazione che sia efficiente, li usi bene e protegga dall'ingerenza della criminalità. Da qui il nostro piano di sostituire chi va in pensione nei prossimi anni nella pubblica amministrazione con 300mila giovani altamente specializzati, tecnologicamente preparati, che siano in grado di rendere la nostra pubblica amministrazione digitalmente più avanzata e di far sì che l'efficienza della pubblica amministrazione riesca - conclude Letta - a proteggere tutti questi soldi europei rispetto alla voglia della criminalità di metterci le mani sopra".

"Ci vuole la volontà di spendere i soldi europei, questa è la cosa principale. Mi sento di dirlo da qui, da Pompei, dove i soldi europei sono stati spesi, ma purtroppo tante altre occasioni nel nostro Paese nel passato non sono state colte" - ha proseguito Letta -. "Ecco perché - rimarca - io rifiuto la logica con la quale a destra si trattano i soldi europei del Pnrr, questa logica di rinegoziare con Bruxelles immaginando di poter fare chissà cosa e di mostrare i muscoli a Bruxelles. Vuol dire semplicemente buttare via soldi europei come abbiamo fatto in passato. Noi siamo contro questa logica, quei soldi sono stati ottenuti, negoziati, sono tutti nella giusta direzione, molti soldi servono per la valorizzazione del paesaggio, per la valorizzazione della cultura, del turismo, bisogna che quei soldi vengano spesi. Il nostro messaggio da Pompei e dalla Campania è: i soldi europei del Pnrr bisogna semplicemente correre a spenderli e - conclude il segretario dem - lasciare da parte tutte le discussioni ideologiche che dentro questa campagna elettorale hanno preso piede".

"Ho fatto tanta campagna elettorale al Nord e al Sud, l'unico che dice che l'autonomia differenziata è il principale problema del Paese è il presidente del Veneto Luca Zaia". "Ho parlato con tanti imprenditori, artigiani, commercianti, mi hanno parlato di bollette che crescono, di cuneo fiscale, di tasse eccessive. Poi - ha aggiunto - la Lega fa la sua campagna ideologica sul tema dell'autonomia differenziata. Noi siamo per sederci al tavolo e discutere di come applicare quell'articolo della Costituzione, ma sapendo che oggi la priorità per gli italiani è far calare le bollette elettriche, dare lavoro e risposte a problemi essenziali della vita delle persone".

 "Sono rimasto esterrefatto dalle parole di Giorgia Meloni ieri a commento della visita che ho fatto a Berlino e delle discussioni che ho avuto con il cancelliere tedesco, discussioni nelle quali io ho affrontato un tema che riguarda gli interessi del nostro Paese, l'abbassamento delle bollette elettriche, dei costi dell'energia". 

"Sono decisioni - ha proseguito - che in parte dipenderanno da un Consiglio europeo del 30 settembre ed è fondamentale e importante che l'Italia dialoghi con gli altri Paesi europei che dovranno decidere. Questo è il metodo che noi mettiamo avanti e sul quale vogliamo lavorare, il nostro Paese vuole ottenere soluzioni a livello europeo e vuole che si arrivi ad abbassare le bollette a livello europeo, vuole che si riesca ad aiutare imprese e famiglie. Tutte le polemiche di ieri su questa visita sono polemiche totalmente fuori posto, sono figlie di un'idea autarchica e provinciale dell'Italia che è un'idea sbagliata che non difende gli interessi dell'Italia. Gli interessi dell'Italia si difendono decidendo insieme in Europa nella direzione giusta, com'è quella che dobbiamo prendere per abbassare il costo dell'energia che oggi è - ha concluso Letta - la priorità assoluta nel nostro Paese".

"Il reddito di cittadinanza fa parte del nostro programma elettorale". Così da Pompei il segretario de Pd Enrico Letta che spiega: "Noi siamo per il rafforzamento del reddito nella parte che non ha funzionato, che è quella che lo lega al mercato del lavoro. Siamo per il mantenimento del reddito sulla parte di contrasto alla povertà e alla marginalità, ma il nostro programma su questo è molto chiaro. Noi abbiamo bisogno di contrastare nel nostro Paese marginalità e povertà". Per il segretario dem "gli strumenti sono il reddito di cittadinanza, da riformare e rafforzare, e il salario minimo per contrastare il lavoro povero, i 4 milioni di lavoratori che hanno un'attività che li porta a guadagnare meno dei fatidici 9 euro all'ora. Accanto a questo la riduzione delle tasse sul lavoro per dare ai lavoratori un salario più forte che si traduca in una quattordicesima alla fine dell'anno per contrastare l'inflazione che oggi è il tema principale".

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