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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Leonardo Impegno (PD): "RC Auto, per Napoli stesse tariffe come a Milano"

Italia giusta significa, infatti, che ogni cittadino italiano, a parità di condizione, deve poter pagare le stesse tariffe assicurative, a Napoli come a Milano

Leonardo Impegno, 38 anni, napoletano. Lui è in una posizione certa nella lista del PD alla Camera, in Campania. Membro della direzione nazionale del Partito Democratico ed ex presidente del consiglio comunale di Napoli. Propone rigore e soprattutto sviluppo per uscire dalla crisi.

Durante le primarie si è molto discusso dei giovani e del loro ruolo. Lei è un giovane del partito democratico, come pensa di portare le proposte dei giovani in Parlamento?

“Il Partito Democratico è a tutti gli effetti la forza politica che più ha cambiato, aprendosi, attraverso le primarie. La sola forza politica in grado di reagire all’antipolitica inconcludente, favorendo la partecipazione. Bersani ha aperto la campagna elettorale proprio con i giovani, che quest’anno voteranno per la prima volta, per rimarcare l’attenzione alle istanze che provengono dai giovani. Occorre innanzitutto riavvicinare i giovani alla politica, che purtroppo spesso viene vista come un qualcosa di distante, slegata dai loro problemi. Per fare ciò sarà importante attuare serie politiche per i giovani, perché avere il lavoro significa autonomia e libertà. Una politica che guarda ai giovani, può essere portata avanti solo da un partito aperto alla partecipazione. Nelle nostre liste, sono tante le candidature in parlamento di nuova generazione. Abbiamo lanciato un messaggio: ‘Venite, cambiateci anche, ma siate protagonisti di una nuova fase per l'Italia’. L’Italia paga un deficit di svecchiamento. Sarà indispensabile lavorare in tal senso in tanti settori: politica, professioni, lavoro”.

Quali temi hanno la priorità in questo periodo storico e quali, secondo lei, il nuovo Governo di centrosinistra dovrà trattare nei primi cento giorni?

“Le priorità del Paese sono tante, in primis quelle economiche. Rigore e sviluppo le linee guida per uscire dalla crisi. Detto ciò, in queste settimane di campagna elettorale sto girando molto, ho incontrato tantissimi amministratori locali, i comuni sono in difficoltà, e richiedono interventi immediati, che possano rilanciare le economie territoriali. Tale misura può essere attivata attraverso l’allentamento del patto di stabilità interno. Ho trovato seria e credibile la proposta di Bersani relativa alle imprese per pagare alle aziende i debiti contratti dalla pubblica amministrazione: 50 miliardi, attraverso l’emissione di Titoli di Stato. E ancora, la legalità: proprio nei giorni scorsi abbiamo avanzato l’ipotesi di una sorta di ‘piano Marshall’ per i comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche. Inoltre, penso che sia prioritaria la reintroduzione del reato falso in bilancio”.

Cosa fare per Napoli e per il mezzogiorno, dal Parlamento?

“Nei giorni scorsi ho trovato pilatesco l’atteggiamento del sindaco de Magistris in riferimento alla vicenda degli autobus rimasti senza gasolio. Consiglierei al sindaco di pensare maggiormente ai problemi della città, e meno alle sterili polemiche con il PD. Napoli e il Mezzogiorno, non possono essere trattati con demagogia. Mi chiedo ad esempio, come possa il centrodestra essere credibile. Ha messo insieme nella stessa coalizione partiti come ‘Lega Nord’, e ‘Forza Sud’. Non e’ serio questo approccio. L’Italia esce unita dalla crisi, non si può acuire ulteriormente il divario Nord-Sud, come invece è avvenuto in questi anni con i governi a trazione leghista. Nello specifico, una delle tematiche da affrontare è sicuramente quello delle RC auto. Lo slogan della campagna elettorale del Partito democratico, “L’Italia giusta”, è calzante in questo caso, come in pochi. Italia giusta significa, infatti, che ogni cittadino italiano, a parità di condizione, deve poter pagare le stesse tariffe assicurative, a Napoli come a Milano. È inaccettabile che a Napoli si paghi 4 volte il prezzo di Milano, 7 volte in più rispetto a Brescia. Una sperequazione non più tollerabile. Bisogna sanare questa differenza. Non sarà facile, considerando i troppi interessi in campo. Questa è una delle battaglie che ritengo, da napoletano, da meridionale, ma anche da cittadino italiano di dover portare avanti. Non per la ‘gloria’ ma affinché venga realmente approvata”.

Quali le sue proposte per un rilancio dell'occupazione a Napoli?

“Anche qui, bisogna fare chiarezza. Parliamo di un territorio che ha un tasso di disoccupazione molto alto, 4 giovani su 10 non lavorano. Non solo, ma anche i tassi di dispersione scolastica sono molto alti. Bisogna intervenire su entrambe le leve, far ripartire l’economia incentivando le imprese ad assumere. Una delle principali misure in tal senso fu introdotta dal Governo Prodi con l’intento di incentivare l’occupazione, mi riferisco al credito di imposta automatico per le imprese che assumono lavoratori con contratti a tempo determinato nelle aree svantaggiate del Paese. Era una misura che serviva, ma che poi è stata cancellata da Tremonti. E adesso dicono di volerla re-introdurla. Sono dei bugiardi. Altro punto che contribuirebbe a far ripartire l’occupazione, e su cui bisognerà lavorare, è la scuola. Distrutta in questi anni, dai continui tagli lineari. Occorrerà investire sulla scuola e sulla formazione creando un maggiore raccordo tra le scuole e le aziende”.

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