Pd, fumata nera sulle candidature e coalizione ristretta
Ieri il vertice del Pd per le elezioni regionali che ha approvato il regolamento per le primarie del 7 febbraio. Ad oggi però, oltre all'autocandidatura di Marone, non ci sono altri nomi. De Luca non si pronuncia e in coalizione ci sono solo Verdi e Api
Ieri pomeriggio si è riunita l'assemblea regionale del partito che ha approvato il regolamento per le primarie del 7 febbraio 2010, ma non ha portato nulla di nuovo dal punto di vista dei nomi dei candidati. Al momento, c'è solo quella di Riccardo Marone . Intanto, il termine per presentare le candidature scade sabato prossimo.
Secondo indiscrezioni però, Marone sarebbe pronto a fare un passo indietro, se si raggiungesse l'intesa su un nome unitario, approvato da tutta la coalizione. Ancora nessuna certezza, invece, per il probabile sfidante, Vincenzo De Luca , sindaco di Salerno. Tutti e due hanno partecipato all'assemblea: seduti distanti l'uno dall'altro, entrambi hanno preferito non parlare, rimandando comunicazioni ufficiali ai prossimi giorni.
Anndare alle primarie "senza gli alleati naturali del Pd" cioé Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e Rifondazione "non risolve il problema della coalizione", ha detto l'eurodeputato Andrea Cozzolino, che ha sottolineato il rischio di una "anomalia" nel panorama nazionale: "ritrovarsi, in Campania, unico caso in Italia, con due schieramenti di centrosinistra". "Lo dico a De Luca e a Marone - ha affermato - attenzione a non determinare un meccanismo che non ci consente di risolvere il problema delle alleanze". Il rischio, per Antonio Marciano (Pd), è che Idv, Sinistra e Libertà e Rifondazione "non ci seguano non solo alle primarie, ma nemmeno per le regionali di marzo".
"Porte aperte a tutti i possibili alleati del Pd oggi e domani - ha rilanciato Maurizio Migliavacca, coordinatore nazionale della segreteria del Pd - per le primarie così come per le elezioni". E nei confronti dell'Udc dice: "Dobbiamo continuare fino all'a fine a premere affinché entrino in coalizione". Di "richiamo alla coerenza" al partito di Casini ha parlato anche Enzo Amendola, segretario regionale del Pd: "In Parlamento abbiamo votato insieme contro le leggi nordiste del centrodestra e per cacciare Cosentino dal Governo. Abbiamo fatto all'Udc una proposta politico-programmatica e sottolineato, come ha fatto anche Casini, la necessità di un ciclo politico nuovo. Però, finora, da loro nessun segnale".