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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni regionali 2010

Campagna elettorale via sms e mail: arriva il decalogo per la privacy

In un provvedimento ad hoc, che conferma le regole già previste dal provvedimento generale del 2005, l'Autorità ricorda a partiti politici e candidati le modalità per usare correttamente i dati personali dei cittadini

In vista delle prossime elezioni regionali il Garante della Privacy ha stilato un decalogo per stabile in quali modi si possano raggiungere gli elettori con i messaggi elettorali; principali mezzi di comunicazione sotto accusa sono sms ed email.

I partiti e candidati possono usare liberamente per la propaganda i dati dei cittadini contenuti nelle liste elettorali, mentre per fare campagna via sms ed e-mail serve il consenso degli interessati.

In un provvedimento ad hoc (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 febbraio), che conferma le regole già previste dal provvedimento generale del 2005, l'Autorità - come accade per ogni campagna elettorale - ricorda a partiti politici e candidati le modalità per usare correttamente i dati personali dei cittadini (come indirizzo, telefono, e-mail).
Quindi si distingue tra le varie tipologie di dati, specificando per quali sia necessario in consenso e per quali no.

DATI UTILIZZABILI SENZA CONSENSO
Per contattare gli elettori ed inviare materiale di propaganda, partiti, organismi politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati possono usare senza il consenso dei cittadini i dati contenuti nelle liste elettorali tenute dai Comuni nonché i dati personali di iscritti ed aderenti. Possono essere usati anche altri elenchi e registri in materia di elettorato passivo ed attivo (per esempio, l'elenco degli elettori italiani residenti all'estero) e altre fonti documentali detenute da soggetti pubblici accessibili a chiunque, come gli albi professionali (nei limiti in cui lo statuto del rispettivo Ordine preveda la conoscibilità sotto forma di elenchi degli iscritti). I titolari di cariche elettive possono usare anche i dati raccolti nell'ambito delle relazioni interpersonali avute con cittadini ed elettori.

DATI UTILIZZABILI CON IL PREVIO CONSENSO
A meno che i dati personali siano stati forniti direttamente dall'interessato, è necessario il consenso per particolari modalità di comunicazione elettronica come sms, e-mail, mms, per telefonate preregistrate e fax. Stesso discorso nel caso in cui si utilizzino dati raccolti automaticamente su Internet o ricavati da forum o newsgroup, liste di abbonati ad un provider, dati presenti sul web per altre finalità. Sono utilizzabili anche i dati degli abbonati presenti negli elenchi telefonici accanto ai quali ci siano i due simboli che attestano la disponibilità a ricevere posta o telefonate. Sono ugualmente utilizzabili, sempre con il consenso degli interessati, i dati relativi a simpatizzanti o altre persone già contattate per singole iniziative o che vi hanno partecipato (come referendum, proposte di legge, raccolte di firme).

DATI NON UTILIZZABILI
Non sono in alcun modo utilizzabili, neanche da titolari di cariche elettive, gli archivi dello stato civile, l'anagrafe dei residenti, indirizzi raccolti per svolgere attività e compiti istituzionali dei soggetti pubblici o per prestazioni di servizi, anche di cura; liste elettorali di sezione già utilizzate nei seggi; dati annotati privatamente nei seggi da scrutatori e rappresentanti di lista, durante operazioni elettorali.

INFORMAZIONE AI CITTADINI
I cittadini devono essere informati sull'uso che si fa dei loro dati: se questi non vengono raccolti direttamente con l'interessato, l'informativa va data al momento del primo contatto o all'atto della registrazione. Per i dati raccolti da registri e elenchi pubblici o in caso di invio di materiale propagandistico di dimensioni ridotte (i cosiddetti 'santini'), il Garante ha consentito a partiti e candidati una temporanea sospensione dell'informativa fino al 31 maggio 2010.

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