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Elezioni regionali 2010

Cosentino sgambetta Berlusconi: monito dal Pdl casertano

Prima un incontro, a Palazzo Grazioli, tra il sottosegretario Nicola Cosentino, e il premier Silvio Berlusconi. Poi un comunicato, del Pdl di Caserta. E così i giochi si riaprono e l'accordo Udc-Pdl non sembra affatto definitivo

Quando tutto sembrava sistemato e confezionato, con un candidato, Stefano Caldoro, e un'alleanza, quella tra Pdl e Udc, da presentare agli elettori del centro destra alle prossime elezioni regionali, ci si mette Nicola Cosentino e il Pdl casertano a infrangere gli equilibri.

Due giorni fa arrivò la notizia di una telefonata tra Cesa e Berlusconi che aveva definitivamente posizionato il puzzle delle alleanze dando il via libera all'intesa tra il Pdl e l'Udc a sostegno di Stefano Caldoro. 

Oggi proprio il tema delle regionali ed in particolare dei candidati del Pdl in Campania sarebbe stato al centro dell'incontro, tenutosi questa mattina Palazzo Grazioli, fra il capo del governo Silvio Berlusconi e il coordinatore regionale campano Nicola Cosentino.

  La rivendicazione sul candidato Presidente della Provincia rappresenta un limite invalicabile per il PDL  
Un incontro dal quale sarebbe emersa una posizione condivisa il cui frutto sarebbe proprio il comunicato diffuso dagli esponenti casertani del Pdl: "Registriamo con viva soddisfazione l'attenzione che il Presidente Berlusconi sta riservando al 'caso Caserta', a testimonianza della sua straordinaria capacità di ascolto per le ragioni del territorio.” Quindi la presa di posizione del Pdl casertano: “la rivendicazione sul candidato Presidente della Provincia rappresenta un limite invalicabile per il PDL, così come il coordinamento provinciale di Caserta ha unanimemente ribadito in più occasioni". Lo sottolineano, in una nota congiunta il coordinatore provinciale del Pdl casertano, il senatore Pasquale Giuliano e il vicario, il senatore Gennaro Coronella.

Ma a leggere bene, la nota del Pdl Caserta è un monito più che una presa di posizione. Tutto ruota intorno al candidato alla presidenza della Provincia di Caserta che per tutti questi giorni ha tenuto in stallo l'accordo: un 'posto', voluto tanto dall'Udc, quanto dal Pdl. O meglio un 'posto' che per l'Udc era ritenuto fondamentale per dire sì all'appoggio del partito al candidato Pdl per la presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro. Uno stallo che ieri, per la verità, sembrava essere stato superato grazie ad una telefonata tra Berlusconi e Cesa che sanciva l'alleanza: su Caldoro e sul candidato alla presidenza della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi e non, dunque, Pasquale Giuliano come avrebbe voluto il Pdl. Ieri tutti contenti e soddisfatti. Poi, oggi la posizione del Pdl Caserta: in otto righe il disegno di uno scenario diverso.

Quindi la risposta di Gianni Mancino, segretario dell'Udc di Caserta che non usa mezzi termini e risponde così a chi, come il Pdl Caserta, sembra invece mettere in discussione l'accordo tra Udc e Pdl: “L'accordo tra Pdl e Udc è quello fatto ieri a Roma tra i vertici dei partiti. Nessun cambiamento.”

L'ago della bilancia, da giorni, è il candidato alla presidenza della Provincia di Caserta: condizione centrale per l'Udc per appoggiare il candidato governatore Pdl in Campania, Stefano Caldoro. Ieri una telefonata tra Berlusconi e Cesa ha ufficializzato l'accordo il che faceva, dunque, intendere che il candidato alla Provincia sarebbe stato Domenico Zinzi, voluto da Udc, e non Pasquale Giuliano, voluto da Pdl.

Anche il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa: "Siamo d'accordo con l'Udc per la Campania, ma su Caserta ancora non è definita l'intesa". Ma, intanto, l'Udc ribadisce la tenuta dell'accordo. Lo fa con Casini: "Io so solo che Cesa e Berlusconi sono d'accordo, del resto non mi importa". E lo fa con gli esponenti locali. "L'accordo tra Pdl e Udc è quello fatto ieri a Roma tra i vertici dei partiti. Nessun cambiamento", dice senza mezzi termini Gianni Mancino, segretario dell'Udc di Caserta. E Ciro Alfano, commissario partenopeo aggiunge: "Nessun cambio di rotta rispetto a quanto deciso ieri. Secondo quello che al momento mi risulta tutto è chiuso e nulla è cambiato".
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